Quarantanovesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da giovedì 24 dicembre 2020.

Vaccinazione covid, si parte

Ci siamo. Il conto alla rovescia è finito e il periodo più atteso dell’anno per molti è arrivato. Un Natale quello del 2020 regolamentato dai vari Dpcm e dalle sue deroghe. Festività che oggi parlano di divieti di spostamento, coprifuoco, indici Rt. Parole prima sconosciute e che ora invece sono parte integrante del nostro vissuto. Abitudini cambiate in attesa che questa pandemia venga se non sconfitta, almeno arginata. E a fare la parte del leone sarà il vaccino di cui si è discusso a lungo e che è diventato realtà. Domenica 27 dicembre è infatti il “Vaccine Day” e anche in Piemonte verranno somministrate le prime dosi del vaccino anticovid. Lo hanno annunciato questa mattina in Quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi e il coordinatore per la gestione dell’area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo. I primi vaccini andranno in alcune strutture ospedaliere del Piemonte e in diverse Rsa, tra cui la Casa di Riposo Città di Asti. I team di chi vaccinerà sono già stati costituiti e sono già stati raccolti i dati di chi si sottoporrà alla vaccinazione, che verranno poi registrati sulla piattaforma nazionale.  Dopo le festività natalizie, invece, avrà inizio la prima fase della vaccinazione “che riguarderà il personale sanitario di tutti i presidi ospedalieri e tutto il personale sanitario, amministrativo e di servizio che vi opera, inclusi i volontari delle Croci e il personale delle Case di cura private per ottenere un sistema di ospedali quanto più possibile covid free”, precisano dalla Regione. Intanto è partita la campagna regionale di test rapidi gratuiti, su base volontaria, per i piemontesi over 65, asintomatici ma con patologie croniche che li espongono a maggiori rischi e a complicazioni anche gravi in caso di contagio.

Mancherà la poesia del natale

Nonostante le luci colorate che creano un po’ di atmosfera, si preannuncia un Natale senza “poesia”. Lo shopping natalizio invece ha generato preoccupazione; le vie affollate del centro stridevano con le code sempre più lunghe alle nostre Caritas e soprattutto con l’ancora più lunga lista di vittime del Covid-19. Non abbiamo più avuto i mercatini natalizi, così carini e comodi per fare qualche regalino ad amici “meno congiunti”.  I bimbi non hanno potuto fare le recite natalizie che sempre ci inteneriscono.  Sospesi anche i cori coi canti della tradizione e i presepi viventi. Perfino la Messa di mezzanotte non ci sarà più, sarà anticipata perché tutti siano a casa per l’inizio del “coprifuoco”. La Messa con concerto che la precede e con, a seguire, gli auguri sul sagrato è rimandata al prossimo anno.

Il fondo del sindaco destinato all’emergenza

Sono stati destinati interamente al Comune di Asti i 33 mila euro del fondo di rappresentanza a disposizione del sindaco. Abbonamento alla piattaforma GoToMeeting, acquisto di mascherine FFP2 e di 23 notebook con relative “docking station”: tutto il fondo è stato investito per far fronte, a diversi livelli, all’emergenza sanitaria.  Il fondo rappresenta un capitolo di spesa del Bilancio, messo a disposizione del sindaco per spese di rappresentanza effettuate con finalità promozionali e per le pubbliche relazioni; possono riguardare, ad esempio, attività promozionali, rinfreschi, rimborsi spese in occasione di trasferte. La scelta di Rasero è stata invece quella di destinare il fondo per fronteggiare l’emergenza covid sia con l’acquisto di presidi sanitari che di strumentazione informatica per migliorare l’efficienza dell’attività amministrativa: “Lo smart working è diventato uno strumento lavorativo rilevante in questi mesi – commenta Rasero -. I dipendenti si sono ritrovati a lavorare da casa, spesso senza avere gli strumenti adeguati. Ecco perché ho ritenuto importante procedere all’acquisto dei notebook che migliorano la possibilità di lavorare a distanza, mantenendo inalterata la gestione da remoto della propria postazione lavorativa, salvaguardando e migliorando la qualità di erogazione dei nostri servizi ai cittadini”.

La Società della Cura

“Il nostro è un atto simbolico per presentare alle istituzioni la Società della Cura”, spiega uno dei suoi coordinatori locali, Carlo Sottile. E si presenta bene: offrendo ben 200 miliardi da investire in un grandioso regalo di Natale per togliere questa società dall’economia del profitto. Origine e primo dei suoi mali. Un mucchio di soldi che, secondo l’altro referente astigiano, Alessandro Mortarino, non sono difficile da trovare “basta non spenderli in sciocchezze”, spiega con lapalissiana calma. Si trovano con tasse sui redditi alti, sui patrimoni e sulle rendite come peraltro proposto in tempi non sospetti dalla deputata Usa Alexandria Ocasio-Cortes, promotrice del “Green New Deal” americano. Riducendo drasticamente le spese militari. Abrogando i sussidi ambientalmente dannosi e tassando le emissioni dei gas climalteranti e la plastica monouso. Utilizzando fondi di Cassa Depositi e Prestiti per investimenti pubblici sui servizi. Con il blocco delle opere dannose per l’ambiente, il clima e la salute. Tre parole sempre più collegate. Collegate però dalle crisi in atto e da venire, e non dal filo d’oro che dovrebbe collegarle alla nostra vita: “Non andrà tutto bene – dice Michele Clemente, del coordinamento Asti Est – se non capiamo che tutte le crisi sono collegate”. Come dice anche la scienza. Crisi in paurosa successione: la prima del 2001, socio-politica, la seconda del 2008, economica, la terza del 2020, sanitaria.  In attesa della quarta, prevista per il 2030: ambientale. Per questo molte associazioni di cittadinanza attiva si sono uniti in questa società della cura che, però, come ha abilmente sintetizzato Clemente “vorrebbe essere più una società della prevenzione che della cura” I problemi si conoscono. Sappiamo quali sono e sappiamo cosa bisogna fare per risolverli. Lo faremo?

Focus

E’ a tema natalizio il nostro Focus: si parla di presepi, pranzi solidali e della tradizione, del Gelindo, di ricette…

Buon Natale e Buon Anno! La Gazzetta d’Asti tornerà in edicola l’8 gennaio 2021