Trentacinquesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 20 settembre 2019.

Partito Democratico e/o Italia Viva?

Il Partito Democratico si scinde. E ad Asti? Questa settimana il panorama politico nazionale ha ricevuto uno scossone da Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio e segretario Pd ha infatti annunciato la sua uscita dal partito ora guidato da Nicola Zingaretti per fondare un nuovo soggetto politico: Italia Viva. Al momento confermata l’intenzione dei gruppi parlamentari nati sotto la nuova denominazione di appoggiare il Governo di Giuseppe Conte. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 20 settembre 2019]

Piantare alberi? No, restaurare i gerbidi

Sono in corso due iniziative intese a invogliare a piantare alberi. L’una ricordando Gim Giolito, grande appassionato di questa benefica attività, l’altra mettendo in scena una storia dallo stesso titolo, “L’uomo che piantava alberi”. Nulla da ridire, anzi semmai da elogiare. Ma aggiungendo un’osservazione. Se il rimboschimento è un’operazione sacrosanta in tutto il mondo e ancor più la tutela delle foreste esistenti (si pensi al dramma dell’incenerimento dell’Amazzonia), in Italia e specialmente in Piemonte. per noi astigiani nella zona nord della nostra provincia, si dà una situazione opposta. I boschi sono cresciuti in modo vertiginoso negli ultimi 50 anni con l’abbandono della millenaria coltivazione della vigna. Boschi? Si fa per dire, perché in realtà si tratta di gerbidi selvaggi, fatti di gaggie o robinie, perfida importazione dall’America del nord, e di rampicanti a profusione tra roveti, sambuchi e sanguinella. Per noi si tratta dunque di “restaurare” i pochi boschi storici di castagno, olmo (spesso malato), querco-carpineto e frassino, e di “aiutare” il gerbido a diventare bosco degno di questo nome. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 20 settembre 2019]

Torna la Coppa, ma il futuro è incerto

Il circolo Nosenzo di via Corridoni si appresta a ospitare la Coppa Città di Asti numero 105, la gara di bocce più antica d’Italia. Dopo il fallito esperimento del 2018 con le categorie bloccate (che aveva portato al record negativo di iscrizioni, appena 27), quest’anno la gara è tornata a essere libera. Le quadrette partecipanti possono essere composte da giocatori di qualsiasi categoria e gli abbinamenti possono essere, appunto, liberi. La Coppa è dunque tornata “appetibile” e le iscrizioni sono tornate a essere “degne” di una gara con una simile tradizione: le formazioni partecipanti sono infatti 56. Tutto bene, tutti contenti? Sì, ma c’è un “ma”. Rappresentato dalla sorte del circolo stesso, legato al fallimento della ditta Nosmar Srl. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 20 settembre 2019]

Don Bruno Roggero a Mombercelli

Il Vescovo, Monsignor Marco Prastaro, dopo aver effettuato le opportune consultazioni, ha disposto i necessari avvicendamenti in alcune Parrocchie.
Don Bruno Roggero è stato nominato parroco di San Biagio in Mombercelli in sostituzione del compianto don Francesco Cartello.
Don Bruno, nato nel 1963, sacerdote dal 1987, finora era parroco di Castello d’Annone e Crocetta nonché Vicario della Zona Est e della Vicaria “Mons. Cavanna”; mantiene gli uffici di Delegato vescovile per l’Ordo Virginum, Incaricato diocesano per la Pastorale pellegrinaggi, nonché Assistente ecclesiastico nell’Unitalsi.
L’ingresso è previsto per domenica 3 novembre, alle ore 10,30, nella chiesa di San Biagio. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 20 settembre 2019]

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