Ottavo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 28 febbraio 2020.

Il Coronavirus arriva ad Asti

Le notizie che si rincorrono di minuto in minuto. E’ questa Asti al tempo del Coronavirus. Già perché l’ormai famoso Covid 19 ha infranto “la zona rossa” dove lo stavano cercando di relegare, lì nel cuore del Lodigiano ed è arrivato nelle nostre colline.
Si è insinuato in un albergo di Alassio dove alcune comitive di over 60 stavano trascorrendo un soggiorno. Tra queste anche due di Asti che si sono date il cambio ma che non sono riuscire a schivare il virus.
Così i numeri accertano la presenza del Covid 19 anche qui. Il primo caso astigiano di Coronavirus è quello di una pensionata di Portacomaro rientrata da Alassio il 17 febbraio, che è stata rintraccciata solo mercoledì e che ora si trova ricoverata all’ospedale Massaja. Il secondo positivo è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri. Sarebbe un compagno di viaggio della donna. Ma ci sono altri quattro astigiani ricoverati a Genova e che fanno parte del gruppo che ha dato il cambio a quello della signora portacomarese.

Messaggio del vescovo per la quaresima: Ultima versione

Il messaggio quaresimale era già pronto. Lo avevo pensato con calma, lo avevo scritto, riletto, limato qua e là ed infine messo “in bella” e salvato sul file “quaresima 2020” per essere stampato al momento buono.
Nel frattempo, il Coronavirus fa la sua comparsa anche in Italia contagiando persone, alcune delle quali, purtroppo, muoiono.
Domenica sera l’accelerata: l’ordinanza del ministro della salute e del governatore della regione, un’ordinanza comunale, chiudono le scuole e tante altre attività. Lunedì, è toccato a noi Vescovi del Piemonte chiarire che cosa, in base a tale ordinanza, bisognava fare e non fare: niente più messe, catechismo, oratorio incontri e altre attività in cui si radunano persone. Perfino sui funerali si è dovuto intervenire.

La Tubosider se ne va da Asti?

Una storica azienda astigiana si preparerebbe a traslocare nell’Albese, ora che appartiene al gruppo Gavio di Tortona. Gli uffici amministrativi della Tubosider sarebbero collocati nella sede di Monticello. Quelli commerciali resterebbero invece in corso Torino.

L’antico si sposa al nuovo

Celebrazione delle Ceneri di don Mauro Canta e don Beppe Steffenino su You Tube. Effetto dell’emergenza Coronavirus, ma che ci consegna una bella testimonianza di come le nuove tecnologie possano essere a servizio di qualcosa di molto antico come il rito delle Ceneri. Ciò che è antico non va buttato e ciò che è nuovo non è di per sé buono. Ma quando i due si sposano è ancora meglio.

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