Ventesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 maggio 2020.

Un unico mercato in piazza del Palio?

Un mercato unico in piazza Campo del Palio? E’ una delle soluzioni alle quali (sul modello dichiarato di altre città come Novi Ligure) guarda l’amministrazione comunale per fare ripartire le vendite all’aperto.
La “Fase 2” che permette la riapertura delle attività commerciali pone la necessità di garantire comunque il distanziamento sociale ritenuto dagli esperti necessario per evitare la diffusione di massa del contagio da covid 19.
Questo porta a ritenere aree come piazza Alfieri e piazza Libertà inadeguate a ospitare il concentramento di bancarelle al quale i compratori erano abituati prima delle chiusure imposte nello scorso mese di marzo. La grande piazza permetterebbe a molti ambulanti di vendere le loro merci consentendo le giuste distanze anche ai clienti. Inoltre permetterebbe la sorveglianza del numero contingentato di accessi impiegando un minore numero di addetti. Il problema maggiore non nascosto dalla Giunta guidata dal sindaco Maurizio Rasero è quello della suddivisione degli spazi da destinare a coloro che verrebbero trasferiti da altre sedi precedentemente assegnate. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 maggio 2020]

BCube, incontro dal prefetto il 28 maggio

Anche il presidente dell’undicesima commissione lavoro della Camera dei deputati e parlamentare astigiano, Andrea Giaccone si è unito al capogruppo di Leu, Federico Fornaro, presentando un’interrogazione sulla vicenda Bcube. Il colosso del settore logistica con sede a Casale Monferrato rischia, di perdere la commessa con la FCA – Fiat Chrysler Automotive, gestita nel sito di Villanova d’Asti e in scadenza il 30 giugno prossimo. I tempi stringono e più della metà dei dipendenti della fabbrica di Villanova rischiano il posto di lavoro. “Un’altra impresa piemontese potrebbe trovarsi in grave difficoltà, chiediamo al governo di attivarsi per tutelare i lavoratori” dichiara Giaccone. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 maggio 2020]

Noi ti ricordiamo così…

Il 23 maggio, che cade domani, don Vittorio Croce avrebbe compiuto 79 anni. La redazione della Gazzetta che ha diretto per 44 anni, ha voluto tributargli uno speciale ricordo comunitario con una pubblicazione corposa di 120 pagine.
Una sorta di regalo di compleanno per un sacerdote che ha dedicato gran parte della sua vita al giornalismo ma anche all’insegnamento e al sacerdozio. Una figura sfaccettata, con tante passioni: dalla teologia alla campagna, dallo sport alla storia dai viaggi all’arte, con forte attaccamento alla sua famiglia e alla sua terra.
Sul solco delle sue tante esperienze, coltivate senza mai trascurarne nessuna, ma portandole avanti con immutata perseveranza, sono state raccolte le testimonianze di chi ha percorso una piccola o lunga parte di strada insieme. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 maggio 2020]

La nuova normalità

Banchi numerati come al cinema, anche se qui l’ingresso è gratis. Però contingentato e non oltre un certo numero. Chi l’avrebbe mai detto? E chi avrebbe mai detto che la diffidenza con cui si guardava a chi si copriva la faccia con un velo per motivi culturali e religiosi sarebbe stata spazzata via dalla mascherina che ora rende irriconoscibili noi?
Siamo entrati in una fase di “nuova normalità”. Forse perché quella di prima, data per scontata, non era l’unica possibile.