Ventiquattresimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 19 giugno 2020.

Traffico, parte la rivoluzione in città

Dopo il lockdown e i problemi legati alla pandemia (in primis i 250 decessi), cos’altro attende Asti in questo 2020, che potrebbe essere tranquillamente definito “annus horribilis”?  In città le cose stanno cambiando rapidamente, anche troppo. La viabilità del centro sarà stravolta: una parte di piazza Alfieri, quella dei Portici Pogliani, sarà a doppio senso di marcia, nella stessa piazza sono in arrivo due rotonde (una è praticamente ultimata), via Monsignor Rossi, la via stretta che collega piazza Catena e piazza Roma, sarà a doppio senso di marcia con traffico regolato da due semafori (ma con l’introduzione delle rotonde la loro vita non era finita?). E poi: in questo 2020 Asti diventerà la “città delle antenne”: prima l’antenna in via Pietro Micca, poi quella di via Baussano che precederà il ripetitore di via Natta. Antenna selvaggia, in attesa di capire se il limite di tolleranza sarà portato da 6 Volt/m a 61. “Last but not least” il destino del circolo Nosenzo di via Corridoni: cosa ne sarà di lui? E dobbiamo ancora sapere come si svolgeranno Palio, Sagre e Douja. C’è di che stare allegri…

La Maturità in presenza

Nessun abbraccio, nessun gavettone, nessuna canzone di Venditti in sottofondo. È iniziata mercoledì la maturità distanziata 2020, con cinque alunni a mattinata in tutte le scuole superiori astigiane. Almeno due commissioni per istituto, composte dai professori dei ragazzi e un presidente esterno. Per entrare, con al massimo un accompagnatore, gel igienizzanti e documenti di autocertificazione dello stato di salute, oltre a distanziatori, termometri e percorsi segnati sul pavimento. Certo non il rito di passaggio che tutti sognano e attendono con un misto di ansia, curiosità, voglia di finire e un accenno di malinconia. Eppure, anche senza festeggiamenti in strada o in cortile, i ragazzi hanno affrontato la prova con tenacia e serenità, preparando elaborati e studiando stock di testi, formule e traduzioni tra le quali i professori possono scegliere durante l’interrogazione.

La Regione “impone” il Settembre Astigiano

Alberto Cirio vuole il Settembre Astigiano ed è pronto a impegnarsi in tal senso. Mercoledì Rasero, Sacco e Goria presenteranno un progetto per Douja, Sagre e Palio.

Crolla l’ossario del cimitero

E’ una vicenda che va avanti da qualche anno, dal 2017 quanto vennero accertate delle infiltrazioni d’acqua. Poi nel 2019 il consigliere comunale Angela Quaglia chiese all’amministrazione di mettere in sicurezza l’area sulla quale già esisteva un progetto di rimozione dei resti e il loro trasferimento. Oggi una nuova pagina. Il vecchio ossario del cimitero, costruito all’inizio del ‘900 nella parte sinistra del camposanto, è crollato. Solo poche settimane fa, dopo il lockdown, il cantiere per la rimozione dei resti era stato avviato, ma poco dopo si è verificato il crollo di parte dell’ossario e i resti a terra sono ancora visibili seppure recintati (la porzione dell’area è interdetta all’accesso). E così questa vicenda lunga anni è tornata alle cronache cittadine e presto potrebbe essere oggetto di una nuova interrogazione rivolta al sindaco.

Passepartout

Sarà un Passepartout “proibito”. Il festival cultuarale della biblioteca “Giorgio Faletti” si svolgerà dal 3 all’11 ottobre e avrà come anno di riferimento il 1920, quando scoppiò la “Spagnola”.

Fondazione

Mario Sacco è stato riconfermato alla presidenza della Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti. Il suo vice sarà Sergio Ebarnabo. Solo 4 voti su 15 per Maria Teresa Armosino.