Trentunesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 agosto 2020.

Una Douja diffusa per il Settembre Astigiano

A Palazzo Mazzetti questa mattina sarà tolto il velo a questa nuova Douja d’Or ai tempi del coronavirus. L’ingegno e la creatività astigiana contro la ferocia di un virus. Renato Goria, presidente della Camera di Commercio di Asti; Mario Sacco, presidente della Fondazione Asti Musei e della Cassa di Risparmio; Filippo Mobrici, vicepresidente di Piemonte “Land of perfection” e presidente del Consorzio Asti Barbera; Maurizio Rasero, sìndaco di Asti, Fabio Carosso, vice presidente della Regione e Vittoria Poggio, assessore alla Cultura e alle Manifestazioni del Piemonte che assieme al Consorzio Asti Spumante, sono fra i principali ideatori di questa nuova Douja, interverranno alla presentazione del programma dell’unico evento sopravvissuto del Settembre Astigiano. Una Douja che partirà venerdi 11 settembre con un “talk-show” al Teatro Alfieri in cui, in assenza del concorso per quest’anno, verranno ricordati gli oscar della Douja dOr degli ultimi 10 anni, alla presenza di giornalisti ed esperti di vini.  La manifestazione proseguirà poi per gli altri tre fine settimana successivi, fino al 4 di ottobre.  Una Douja dilatata nel tempo, ma anche nello spazio. In questi quattro “weekend” nei palazzi e nelle piazze di Asti i consorzi offriranno degustazioni dei loro migliori vini negli stand allestiti nel più totale rispetto delle norme anticovid. In tutta la provincia, invece, per gli esercenti che aderiranno, i bar offriranno aperitivi a tema e i ristoranti piatti della cucina piemontese abbinati a grandi vini. Il tutto sarà impreziosito dalla mostra “Asti, città degli Arazzi” allestita a Palazzo Mazzetti con le migliori opere delle due scuole astigiane dell’arazzeria: la Scassa e la Montalbano. Una manifestazione pensata per portare il lavoro dentro alle aziende del settore enogastronomico così duramente provate da questa pandemia.  Una Douja d’or fortemente voluta anzitutto dalla Regione per ribadire che Asti e la sua provincia non vogliono abdicare dal ruolo di Capitale del Vino. Perché la Douja, in fondo, non è che un recipiente di terracotta in cui i nostri antenati tenevano il loro vino, già dai tempi di Plinio il Vecchio che cita la produzione di calici  astigiani nelle sue Storie. Diventa d’Or quando subentra l’uomo e il suo ingegno. 

Paolo Conte e il ponte di Genova

“Con quella faccia un po’ così, con quell’espressione un po’ così che abbiamo noi prima di andare a Genova”. Chi meglio di tutti ha compreso il rapporto che l’astigiano ha con il capoluogo ligure è stato senz’altro Paolo Conte che ci definiva nella sua celebre canzone portata al successo da Bruno Lauzi (che tra l’altro aveva scelto il suo “buen ritiro” in campagna a Rocchetta Tanaro) “eppur parenti siamo un po’ di quella gente che c’è lì, che come noi è forse un po’ selvatica”.

Non potevamo quindi non salutare con emozione l’apertura del ponte San Giorgio, costruito a tempo di record sulle macerie del vecchio ponte Morandi venuto giù due anni fa. L’archistar Renzo Piano ha compiuto il classico “miracolo italiano” ripristinando un collegamento fondamentale per la città di Genova e anche per noi astigiani che amiamo come pochi la riviera da contrapporre a “un’immobile campagna con la pioggia che ci bagna e i gamberoni rossi sono un sogno e il sole è un lampo giallo al parabrise”. E quell’arcobaleno che ha avvolto il ponte è un’immagine davvero contiana a salutare un’opera dell’ingegno umano che ha anche una componente astigiana: la Tubosider ha infatti realizzato i guardrail.  “Con quell’espressione un po’ così …”

Dalla Milano-Torino alla Sanremo

Sarà perché Asti ha dato i suoi natali al Diavolo Rosso, al secolo Giovanni Gerbi, il primo vero personaggio del mondo del ciclismo, ma ogni volta che dalle nostre parte transita una classica o il Giro d’Italia regala una macchia di colore indelebile nei nostri sguardi di spettatori lungo i marciapiedi delle strade. Mercoledì Asti città ha salutato il passaggio della Milano-Torino, la corsa più antica. Sabato alcuni paesi dell’Astigiano saluteranno per la prima volta la Milano-Sanremo. Aspettando ovviamente la tappa della corsa rosa il 23 ottobre

Il “focolaio” a Montiglio

Due carabinieri positivi al coronavirus.Festa patronale saltata e tamponi fatti a chi è entrato in contatto con i militari. La situazione a Montiglio Monferrato è comunque tranquilla, ma le notizie legate al covid tornano a fare eco.  I due militari sono in quarantena domiciliare (uno fuori comune) e il risultato dei test fatti alle persone entrate in contatto con loro lascia ben sperare: sono risultati negativi. “I locali, sia quelli frequentati dal pubblico che quelli interni e operativi sono stati e vengono costantemente sanificati – hanno spiegato dall’Arma -. La caserma è pienamente operativa e non ha mai interrotto il servizio”. Il sindaco Dimitri Tasso, a scopo precauzionale e per la sicurezza di tutti, ha comunque deciso di annullare i festeggiamenti patronali che si sarebbero dovuti svolgere da oggi, venerdì 7 agosto, fino a domenica 9.  “Pur rassicurati dalle misure messe in atto, riteniamo di annullare comunque i festeggiamenti a titolo precauzionale convinti che i tempi di monitoraggio siano troppo brevi per avere un quadro certo e definito”, ha spiegato

Sandamianese

La polizia municipale di San Damiano ha un nuovo comandante. Si tratta di Eusebio Gamba, 44 anni, laureato in Giurisprudenza.

Focus d’agosto

Cosa fare se ad agosto se non si parte per mete lontane ma si rimane a casa. Ve lo diciamo noi, raccontandovi l’estate astigiana 2020.

La Gazzetta d’Asti dà appuntamento ai lettori al 28 agosto. Per restare informati su cosa accade nell’Astigiano continuate a seguirci su www.gazzettadasti.it