Ventitreesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 7 giugno 2019.

Lo Spirito è il Dono che dona tutti i doni

Lo Spirito Santo – scriveva San Bonaventura – è il Dono in cui vengono donati tutti i doni». Si pensi all’elenco di Isaia (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio) a quello di Paolo ai Galati (5,22): «amore, gioia, pace, magnanimità, mitezza, bontà, fedeltà, umiltà, padronanza di sé». Mi pare sia lecito sintetizzare la pienezza di tali doni che riguardano tutta la vita cristiana attraverso quattro elementi strettamente collegati e connessi.
È Spirito di novità. La sua è azione creatrice, che pone inizio al mondo, all’umanità di Gesù, alla storia della chiesa, all’esistenza cristiana. Novità per il mondo, vecchio a causa del peccato, è essenzialmente la vita nella carità che vince la morte della chiusura nell’egoismo. Dovunque spunta qualcosa di nuovo, dovunque il mondo e la storia si aprono alla vita, ivi è riconoscibile l’azione dello Spirito a tutti i livelli: nel mondo materiale, nel mondo umano, nella chiesa. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 giugno 2019]

Sciopero alle Poste, continua la battaglia

Postali in piazza per protestare contro le chiusure degli uffici avvenute negli ultimi anni e ribadire il NO al recapito della posta a giorni alterni. Uno sciopero nazionale di 24h promosso dai sindacati della Base dei lavoratori di Poste Italiane (Cobas Poste, Slg-Cub Poste, SI Cobas Poste, Cub Poste), che lunedì scorso hanno protestato davanti alla sede romana dell’Azienda.
Una mobilitazione riuscita, che per Cobas Poste ha avuto una buonissima risposta e che ha creato non pochi disagi da nord a sud nella Penisola, specialmente nel settore del recapito, quello più colpito dal piano industriale “Deliver 2022”.
“La protesta – fanno sapere i sindacati postali – è giunta al termine di un mese di agitazione, con il blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive”.
Le organizzazioni contestano la gestione e la riorganizzazione aziendale, definita come: “fondata su basi fortemente speculative, che sta procedendo per tagli di personale e sfruttamento del precariato – che per le sigle porta verso – un disagio sempre maggiore nei lavoratori, con più stress, malattie e infortuni, e rende molto difficoltoso anche il diritto al servizio pubblico postale universale della collettività”. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 giugno 2019]

La scuola è finita! Si fa festa pur pensando alla maturità

Ultimo giorno di scuola oggi per tutti, in particolare per gli istituti superiori, che aspettano l’inizio dell’esame di Stato nella nuova versione. La prima prova, il tema “riformato” sarà mercoledì 19 giugno, mentre la seconda prova, diversa e specifica per ogni indirizzo di studio, sarà giovedì 20.
Nell’attesa dell’inizio della “nuova maturità” gli studenti festeggiano la fine dell’anno scolastico: oggi allo scientifico le Vercelliadi, tradizionale festa con semifinali e finali dell’annuale torneo di calcio e sfilate delle classi quinte. Non si limiteranno a una passeggiata però gli studenti dell’ultimo anno, che stanno preparando vere e proprie esibizioni con tanto di costumi, musica e performance teatrali. Domani sera invece, invece della solita festa in discoteca, gli studenti del Vercelli gemellati con quelli del Giobert parteciperanno al “prom” il celebre ballo di fine anno dei film americani, che esige smoking, abito lungo e fiori, e che sarà ospitato dal Sunny Club, l’ex Country di Castiglione.

Mercatone Uno: dopo il presidio le risposte?

Continua, fa discutere e preoccupa la situazione occupazionale che è venuta a crearsi in paese in seguito alla dichiarazione di fallimento a carico della Shernon Holding e la conseguente chiusura dello punto vendita ex Mercatone Uno di Villafranca ubicato sin dal 2001 nella sede che ospitò, in passato, lo stabilimento della fornace ex RDB.
Dopo il presidio con sit-in dei 24 dipendenti avvenuto il 30 maggio scorso, la visita molto apprezzata del vescovo Marco Pràstaro accompagnato dal parroco don Carlo Pertusati ed il servizio mandato in onda da RAI3 nel corso dei TG regionali sono tantissimi gli attestati di solidarietà espressi dalla gente e dai numerosi sindaci della zona intervenuti anche in seguito alla manifestazione organizzata subito dopo l’annuncio del fallimento pervenuto ai dipendenti tramite i social network.
Ora però occorre far conoscere la situazione in tutta la sua gravità anche al di fuori delle zone interessate quali i comuni di Mappano, Beinasco ed appunto Villafranca d’Asti, sedi di alcuni degli otto punti vendita piemontesi come ha dichiarato Patrizia D’Andrea, un’impiegata in servizio al Mercatone Uno sin dall’apertura: “Adesso ci dobbiamo muovere in luoghi ed in situazioni più visibili, anche in zona, ma se dobbiamo unire le forze ci spostiamo” com’è avvenuto nel corso dell’incontro, avvenuto lunedì, in Comune a Torino. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 giugno 2019]

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