Incontro della Giunta comunale e dei consiglieri di maggioranza e minoranza al Carcere di Quarto ieri mattina. Accolti dalla direttrice della struttura Elena Lombardi Vallauri la delegazione ha visitato i locali, la palestra, l’area di trattamento, i  laboratori. Nel teatro è stata fornita ai presenti un’ampia  sintesi delle attività in corso, delle  problematicità,  alcune note altre meno, e di alcuni significativi esiti, frutto di un lavoro interno cui l’amministrazione comunale non ha fatto mancare collaborazione in questi anni.
Fino al 2015 Casa circondariale ora Casa di reclusione che ospita 230 persone, di età media  40 anni, soprattutto italiani, con alle spalle reati gravi e un futuro di lunga detenzione, il carcere di Quarto ha bisogno di tutte quelle opportunità che riaccendano o creino interessi  per svolgere una funzione il più possibile rieducativa.
Compito evidentemente non facile spiega la direttrice “La vita del Carcere si mostra contradditoria, chiede alle persone di autodeterminarsi senza poter fare libere scelte”.  Ciononostante 45 detenuti  sono iscritti ai corsi dell’Istituto Giobert, altri  frequentano  i  corsi per operatori agricoli e per la panificazione. Le attività di orto interno hanno permesso l’assunzione in cooperativa di 5 lavoratori. Contatti sono stati avviati con l’Università del Piemonte Orientale per chi intenda impiegare fruttuosamente il tempo a disposizione.
Più problematica la carenza di organico, di almeno 40 unità,  alleviata da alcuni trasferimenti, che, senza  allertare in termini di controllo e sicurezza riduce però il supporto  e l’osservazione a favore dei detenuti.
Giornate scandite da sveglia e riordino, ore d’aria o in sezione, attività e socialità, che a pensare le (nostre) scandite e convulse, possono dire molto di quanto la vita del carcere corra parallela, in un’altra dimensione.
Dove sono possibili anche realizzazioni di eccellenza come la digitalizzazione di documenti cartacei, in particolare licenze edilizie dell’Archivio corrente e dell’Archivio Storico della Città, grazie a un accordo tra Comune, la  Casa di Reclusione  e l’Associazione di volontariato Effatà Onlus, da tempo attiva nell’ambito nel volontariato carcerario presso l’Istituto astigiano. La qualità del lavoro ha permesso di recente di accedere a una analoga commessa di lavoro con Ferrovie nord di Milano. Entrambe queste lavorazioni hanno assicurato lavoro a 8 persone.
L’incontro con gli Amministratori ha permesso poi di chiarire come al momento attuale non esistano preoccupazioni e notizie di insediamenti in loco di famiglie di detenuti a Quarto, stante le difficoltà comuni che comporta un trasferimento famigliare  e le incognite sulla permanenza duratura in una struttura dei soggetti reclusi.
“Voglio assicurare attenzione al carcere, ha detto il Sindaco Maurizio Rasero, “una cittadella a pochi passi dalla città, per cui intendiamo continuare a essere di supporto per quanto possa essere utile”.
Sul fronte delle proposte si è ribadita l’importanza di mantenere e sviluppare iniziative di raccordo  sui temi della promozione dello sport, di musica e teatro, di progettualità educativa con la scuola e con Asti studi superiori.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore Politiche sociali Mariangela Cotto, promotrice della visita, nei confronti della Direzione carceraria e dei colleghi Amministratori e Consiglieri “per un incontro che ha rivelato una seria considerazione di quel che implica lavorare per la dignità delle persone, la sicurezza e lo stato di diritto”.
A chiudere simpaticamente l’incontro la visita al Centro di addestramento cinofilo antidroga, interno alla struttura e unico polo formativo della polizia penitenziaria italiana a ciò dedicato. Con gli istruttori hanno mostrato di sapere il fatto loro un pastore tedesco grigio, alias Nitroglicerina, e Bonnie pastore belga Malinois.
Con il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Boccia erano presenti gli Assessori  Loretta Bologna, Andrea Giaccone Renato Berzano  e i Consiglieri Monica Amasio,  Marco Bona, Giuseppe Francese, Angela Quaglia, Giuseppe Passarino, Federico Cirone, Alessia Sapuppo, Massimo Cerruti, Giorgio Spata.