Continuano i malumori della popolazione di Castello di Annone per la recente installazione dell’antenna telefonica Iliad nel centro paese. 

Sorretta all’interno dell’area verde di via Pinin Pacot, lasciata in eredità alla comunità nei primi anni ’90 dalla signora Margherita Stillo, il ripetitore svetta proprio a fianco alla struttura a forma di “cappelletta” edificata nel rispetto delle volontà testamentarie della signora.

La scelta dell’amministrazione comunale di Castello di Annone (guidata dal sindaco Silvia Ferraris) di mettere a disposizione della compagnia telefonica un’area verde destinata all’attività ludica per i bambini (propri lì vi sono alcuni giochi per i ragazzi) nel centro del paese, non è stata digerita da moltissimi abitanti, né dagli stessi consiglieri comunali dei gruppi di minoranza che nel corso dell’ultimo consiglio comunale hanno espresso forti dubbi sull’opera. 

Lo stesso era già avvenuto nel corso del Consiglio Comunale dello scorso aprile, durante il quale l’amministrazione comunale non aveva approvato la proposta presentata dalle minoranze che suggerivano la revoca della delibera tramite la quale era stata autorizzata l’installazione del ripetitore telefonico. 

“A nulla sono valse le argomentazioni proposte e neppure una petizione presentata il giorno stesso ai Consiglieri comunali tramite la quale 46 abitanti del paese avevano espresso il loro dissenso. Purtroppo siamo di fronte ad una nuova azione volta a minare l’integrità del territorio di un paese che forse non è mai stato particolarmente bello, ma che sicuramente è diventato più brutto nel corso degli ultimi decenni. Ci voleva a questo punto addirittura un’antenna di 30 metri nel bel mezzo del paese e di un parco giochi per bambini – affermano dalla minoranza –  anche a totale spregio della donazione che fece a suo tempo la defunta proprietaria dell’appezzamento che in qualche modo con la sua volontà di erigere una cappella votiva voleva in qualche modo celebrare la “sacralità” del terreno”.

Stefano Vergano