Il Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) dell’Asl AT scrive ai sindaci: i 106 primi cittadini dei comuni compresi nel territorio dell’Azienda sanitaria riceveranno nei prossimi giorni una lettera informativa sulle nuove disposizioni regionali per l’applicazione delle norme europee in tema di sicurezza alimentare durante manifestazioni e sagre.
“In particolare – spiega Vincenzo Soardo, direttore del Sian astigiano – la Regione Piemonte si è dotata di nuove linee guida e modulistica per le dichiarazioni di inizio attività di cui tutti gli operatori del settore alimentare dovranno tener conto in occasione di eventi pubblici”.
Nella realtà  locale il calendario annuale degli appuntamenti è molto ricco e i dati Asl lo confermano: nel 2011 il Sian ha ricevuto 815 notifiche di inizio attività per manifestazioni temporanee e ha svolto 196 sopralluoghi.
Le nuove linee guida, adottate con delibera della Giunta regionale a dicembre, sono state elaborate da un gruppo di specialisti composto da rappresentanti delle diverse Asl piemontesi: per Asti ha partecipato ai lavori la dottoressa Renza Berruti.
Nella lettera alle amministrazioni locali, oltre al materiale tecnico, l’invito a promuovere serate informative a livello di Unioni di Comuni, anche in collegamento con Provincia e Camera di Commercio.
“Ci è parso indispensabile coinvolgere gli enti pubblici – commenta Berruti – che, oltre alle competenze specifiche in materia, possono contare su rapporti stretti con le tante realtà che organizzano sul territorio eventi in cui vengono preparati e distribuiti cibi e bevande. Attraverso la collaborazione dei sindaci, in particolare, intendiamo proporre e organizzare incontri di approfondimento dedicati a tutti i soggetti interessati: pro loco, associazioni, operatori di settore, ecc.”
Le novità principali per le manifestazioni temporanee riguardano le denunce di inizio attività che passano da tre a due tipologie (A e B), con modelli di autocertificazione articolati e unificati su scala regionale. La tipologia A racchiude tutti i casi in cui si organizza la sola distribuzione di prodotti già pronti o di facile preparazione (ad esempio panini, zucchero filato, pop corn, vin brulé o caffè); nella tipologia B rientra invece la preparazione sul momento di pasti completi e da consumarsi immediatamente dopo la cottura.
Sarà molto importante comprendere e, soprattutto, mettere in pratica correttamente quanto richiesto, anche per non incorrere in sanzioni (da 500 a 9.000 euro).
“Al di là delle multe – sottolinea Soardo – è evidente che la preoccupazione principale deve essere la salute pubblica. Avere un piano di autocontrollo per la gestione delle criticità ed osservare disposizioni che, in alcuni casi, sono molto semplici e basate sul buon senso, rappresentano certamente misure di prevenzione efficaci e sufficienti a evitare problemi anche gravi come intossicazioni e avvelenamenti”.