Quest’anno al pranzo di Natale e al cenone di Capodanno mangiamo e brindiamo con prodotti “made in Asti”: è l’invito che la consigliera regionale Angela Motta rivolge in particolare a ristoranti, pizzerie e agriturismi. “Bandiamo dalle tavole – propone – cibi fuori stagione provenienti dal Sud America o dall’Oriente che, per arrivare in aereo fino a noi, fanno consumare petrolio ed emettere anidride carbonica. Anche il brindisi con lo champagne potrà essere degnamente sostituito con i vini del nostro territorio”.
L’invito alla ristorazione ad acquistare cibi locali, sottolinea l’esponente del Pd, oltre a far bene all’ambiente porterebbe un po’ di ossigeno anche alle aziende agricole il cui reddito, quest’anno, per effetto della crisi, è diminuito del 10 per cento.
“Parecchi ristoratori – ricorda Angela Motta – si servono già direttamente in campagna, ma è necessario moltiplicare questa tendenza, praticata con successo anche da molti privati, che ritengono più conveniente acquistare direttamente in azienda, con un risparmio del 30-40% rispetto alla tradizionale catena di distribuzione. Naturalmente conosco i problemi che spesso i ristoratori si trovano davanti, a partire dalla difficoltà di venire riforniti costantemente dalle aziende a fronte del loro fabbisogno quotidiano per comporre il menù: mi auguro che il 2010 favorisca una programmazione o una riconversione delle produzioni agricole in funzione delle richieste espresse dalla ristorazione”.
Infine appello al regalo utile: “I prodotti freschi o sottovetro che escono dalle nostre cascine – suggerisce la consigliera Motta – sono sempre graditi sotto l’albero. E chi proprio non vuole rinunciare al cibo che arriva da lontano, punti sulla rete del commercio equo e solidale, in modo da sostenere a distanza i piccoli produttori riuniti in cooperativa”.