Bambini in terapia di gruppo contro l’obesità: e chi riuscirà a perdere peso sarà ricompensato. La sperimentazione, messa a punto dalla Pediatria dell’ospedale Cardinal Massaia, è pronta a decollare: l’attività sarà supportata, per un anno, dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti, che ha concesso un contributo di 7.500 euro.
“Il bambino sarà seguito con azioni innovative – anticipa Paola Gianino, primario di Pediatria – noi medici, ben lungi dal colpevolizzarlo, saremo suoi complici e sostenitori nella lotta, non facile, contro l’obesità. Il piccolo paziente avrà al suo fianco l’endocrinologa pediatra, il medico nutrizionista, oltre a quello sportivo e alla dietista”.
A partire dal 3 maggio diventerà attivo l’Ambulatorio dell’obesità infantile dedicato ai minori in sovrappeso: per favorire l’accesso al servizio, i genitori potranno fare la prenotazione al telefono (0141.484924, S.I.A.N.) e non sarà necessaria l’impegnativa del medico curante.
Per motivare maggiormente i piccoli pazienti sarà proposto loro, al momento della terapia di gruppo, di mettere per iscritto il proprio impegno in una sorta di contratto (così faranno anche i medici per la parte che compete loro). Ogni progresso, in termini di perdita di peso, sarà riconosciuto con speciali bollini adesivi, mentre a conclusione della terapia collettiva i bambini riceveranno un diploma e piccoli premi.
L’ambulatorio sarà guidato dalla dottoressa Iaele Bellone, per anni in servizio all’Endocrinologia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: specializzata in Pediatria ed Endocrinologia, ha acquisito particolari competenze in Fisiopatologia della crescita. Oltre che con i camici bianchi della Pediatria, la specialista lavorerà in collaborazione con il medico nutrizionista (Renza Berruti) e la dietista (Renata Cane) del S.I.A.N., che già gestisce l’ Ambulatorio di counselling nutrizionale.
“Anche nell’Astigiano – spiega la dottoressa Gianino – il numero di bambini obesi è in aumento: qui, come altrove, gli insuccessi rappresentano un’esperienza comune per chiunque si occupi di questo problema e, quando ci sono, i risultati non sono duraturi. Non basta fornire al piccolo paziente e alla sua famiglia schemi di una corretta alimentazione, programmi di attività sportiva e consigli su uno sano stile di vita: con il nostro progetto sperimentale puntiamo a privilegiare il lavoro di informazione ed educazione, rafforzare l’autostima del bambino attraverso i risultati, aiutando a modificare i comportamenti, insieme alla sua famiglia, e fornendo un supporto più costante e duraturo nel tempo”.
Come funzionerà, in pratica, l’ambulatorio? “Alla prima visita – indica Paola Gianino – il bambino sarà valutato sia dal medico endocrinologo pediatra, che farà una attenta rilevazione e valutazione dei parametri antropometrici e deciderà se saranno necessari eventuali approfondimenti diagnostici, sia dal medico nutrizionista e/o dalla dietista, che daranno consigli personalizzati su una corretta alimentazione e attività fisica. Il bambino – ed é questa la parte più innovativa del progetto – con i suoi genitori verrà quindi inserito nel gruppo terapeutico.
Durante le sedute, che avranno una cadenza al massimo quindicinale, di ogni paziente verranno studiati la situazione familiare e i comportamenti, analizzate le eventuali difficoltà nel perdere peso e i motivi di fallimento”.