Prevenzione ed esami di screening per l’Astigiano: i dati 2009 mettono in evidenza una popolazione sempre più attenta e coinvolta nelle campagne di diagnosi precoce messe in campo da Asl e Regione. Sono in tutto oltre 26mila le persone controllate nell’ultimo anno.
Il programma “Prevenzione Serena”, dedicato al cancro della mammella, del collo dell’utero e del colon retto, è attivo nell’Asl AT da 10 anni per quanto riguarda i tumori femminili e dal 2009 per quelli colon rettali.
Lo scorso anno sono state fatte 9.744 mammografie e 10.414 Pap-test a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, nel caso del tumore al seno, e tra i 25 e i 64, nel caso del cervicocarcinoma.
Gli screening per i tumori colon rettali hanno invece registrato l’adesione di circa 5.700 assistiti per la ricerca di sangue occulto fecale FOBT (rivolta a persone di età compresa tra i 59 e i 69 anni) e altri 600 per la sigmoidoscopia (dedicata a tutti i 58enni).
Questa mattina, l’appuntamento mensile di “Una anno di salute in piazza” ha visto gli operatori Asl impegnati a sensibilizzare gli utenti proprio su questi temi: speciale attenzione è stata dedicata alle informazioni sul Pap-test, promosso con opuscoli tradotti in 7 lingue (arabo, cinese, rumeno, russo, spagnolo, inglese e francese) e distribuiti alle donne che si sono accostate al gazebo posizionato nelle “piazza” interna dell’ospedale Cardinal Massaia. Numerose le utenti straniere, anche accompagnate dai mariti, che hanno ritirato il materiale informativo.
Responsabile dell’Unità di valutazione e organizzazione dello screening per l’Asl AT è la dottoressa Tiziana Miroglio, mentre i servizi coinvolti nell’azione di prevenzione sono, in particolare, il Dipartimento Materno Infantile, la Ginecologia, i Consultori, l’Anatomia Patologica, la Gastroenterologia, la Radiodiagnostica e il Laboratorio Analisi.
“È importante – spiega Tiziana Miroglio – far comprendere l’importanza degli screening: operazioni sanitarie semplici e completamente gratuite, ma fondamentali per individuare una malattia non ancora manifestata, o una condizione di rischio, e quindi per avviare ulteriori accertamenti mirati”.