Il Palio è “lacrime e sorrisi”, come direbbe Paolo Raviola: e di motivi per piangere e sorridere, la manifestazione ne riserva davvero parecchi: accanto allo spettacolo, alla corsa, ai festeggiamenti, ai riti scaramantici di borghigiani e appassionati c’è chi si batte per i diritti degli animali.
Dal 2003 a oggi sono stati undici i cavalli soppressi durante la manifestazione, ultima la cavalla che domenica correva per il rione di Castell’Alfero, che si è fratturata una zampa durante la terza batteria e di lì a poco è stata abbattuta in una clinica di Villanova.
“Il tragico incidente – scrivono dalla Lav – si è consumato sotto gli occhi delle migliaia di spettatori assiepati sulle tribune e nel parterre, e mentre gli altri cavalli terminavano il terzo giro, lo sfortunato animale veniva portato via dalla pista, nel silenzio e nell’indifferenza generale, senza che venisse anche solo annunciato il ferimento della cavalla”.
La dinamica dell’incidente non sarebbe stata chiarita: “Colpisce che solo nella serata di lunedì sia stato reso noto l’abbattimento dell’animale, la Lav, tramite il suo Ufficio Legale, ha già emesso richiesta di accesso dei dati, per poter visionare la cartella clinica e conoscere le motivazioni che hanno portato a decidere la soppressione della cavalla, riservandosi eventuali azioni legali”.
“Chiediamo – si legge nella nota stampa . che venga chiarita la dinamica del gravissimo incidente tramite l’apertura di un’inchiesta da parte del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, affinché si appuri se tutte le disposizioni dell’Ordinanza del Ministero della Salute su questa materia, entrata in vigore alcuni giorni fa, siano state rispettate, e soprattutto, se la frattura subita dalla cavalla fosse così grave da giustificarne la soppressione, o se invece vi era la concreta possibilità di cura e successiva riabilitazione”.
Circa trenta attivisti della campagna antispecista “Animali della Langa” avevano effettuato un volantinaggio, dichiarando le ragioni per cui si sentono “contrari a a una manifestazione basata sullo sfruttamento di animali, a mero scopo ludico, che lucra sulle sofferenze imposte a chi non ha voce per ribellarsi”.