Quali sono le opportunità e i contributi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte? Gli imprenditori agricoli certamente riconoscono l’importanza del PSR quale essenziale strumento per investimenti materiali e immateriali ma l’argomento, va riconosciuto, è assai complesso e prova ne sono le svariate richieste di contatto che ogni giorno vengono gestite dagli uffici tecnici di Confagricoltura Asti. L’assistenza garantita dai tecnici di Confagricoltura Asti è uno dei servizi più apprezzati e per questo l’organizzazione ha deciso di estendere l’offerta anche al di fuori dai propri uffici, calendarizzando una serie di riunioni informative proprio sul tema del PSR. “La recente apertura dei primi due bandi del PSR, l’operazione 4.1.1. dedicata all’ammodernamento delle aziende agricole (dotazione finanziaria di 50 milioni di euro, scadenza il 15 marzo) e l’operazione 4.1.2. focalizzata sull’ammodernamento delle aziende dei giovani agricoltori (30 milioni di euro, scadenza il 15 aprile) sono segnali apparentemente positivi ma in realtà celano gravi incongruenze e limiti eccessivamente restrittivi per le aziende agricole potenzialmente beneficiarie” annota Confargicoltura Asti. Confagricoltura fa riferimento in particolare alla misura dedicata ai giovani agricoltori, che così come impostata tende unicamente a riconoscere le aziende che hanno avuto accesso al premio di insediamento previsto nel precedente PSR o avranno accesso a quello attuale, un meccanismo che esclude di fatto tutte le aziende che non ricadono nelle fattispecie previste. “Non si può e non si deve inoltre dimenticare la travagliata storia che ha accompagnato l’approvazione dell’atteso documento – continuano dall’organizzazione -. Il 28 ottobre scorso, giorno in cui la Commissione Europea concesse il definitivo via libera, Confagricoltura Asti commentò laconicamente: “Meglio tardi che mai”. Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte è stato infatti approvato in gravissimo e colpevole ritardo (oltre un anno); lo stanziamento di circa 1 miliardo e 90 milioni di euro non deve inoltre fomentare illusioni”. Le principali voci di bilancio del PSR piemontese sono assegnate a:  291 milioni di euro alla misura 4 (investimenti in immobilizzazioni materiali); 263 milioni di euro assegnati alla misura 10 (pagamenti agro-climatico-ambientali); 89 milioni assegnati alla misura 7 (servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali); 66 milioni assegnati alla misura 19 (sviluppo locale di tipo partecipativo). Solo 163 milioni di euro sono invece destinati ad attività mirate all’organizzazione della filiera alimentare, incluse la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, aspetti di vitale importanza per l’affermazione della parte agricola. “E i giovani? Si sente spesso parlare della necessità di un ricambio generazionale per il futuro della professione agricola – commentano ancora da Confagricoltura Asti -. E’ una tesi condivisibile ma che non trova riscontro nel budget regionale: solo il 5,6% – pari a 61 milioni di euro – delle risorse è infatti destinato ai giovani agricoltori. La stessa scarsità si ritrova anche nella Misura 11, ossia quella dedicata all’agricoltura biologica, finanziata per appena il 2,3% (25,5 milioni di euro) dello stanziamento complessivo”. Confagricoltura Asti, per voce del suo presidente Massimo Forno, sottolinea le perplessità che accompagnano il provvedimento: “Dobbiamo sforzarci di leggere la misura nel suo insieme anche se le perplessità non mancano. Come segnalato dai nostri tecnici, i bandi invece di essere più snelli e veloci rispetto al passato risultano eccessivamente complessi e restrittivi. Le grandi aziende agricole, di fatto, resteranno escluse (a causa del mancato raggiungimento dei punti) e per avere punteggi dovranno predisporre importanti finanziamenti potendo contare solo ad un massimo di 250.000 euro.  Il PSR non è solo uno strumento di rilancio per il mondo rurale ma offre opportunità anche per attività extra-agricole. L’idea di convocare circa una ventina di riunioni informative è un importante segno d’attenzione che Confagricoltura Asti offre al proprio territorio.  Al termine degli incontri i nostri tecnici saranno a disposizione per colloqui privati finalizzati a rispondere, puntualmente, alle specifiche richieste avanzate dai presenti, con approfondimenti sui servizi offerti da Confagricoltura. Un esempio è il progetto Agricheck, voluto da Confagricoltura per offrire assistenza alle imprese nelle loro richieste di finanziamento grazie alle convenzioni stipulate dall’organizzazione con primari istituti di credito.  Le riunioni avranno come tema comune il PSR e la PAC, che negli ultimi 20 anni ha subito – la PAC – ben cinque riforme ed è quindi comprensibile il disorientamento segnalato da molti associati. Di seguito il calendario delle riunioni sul tema PSR promosse da Confagricoltura Asti nel mese di gennaio: – Lunedì 18 gennaio alle 20.30 Comune di Castel Rocchero (piazza Italia 3, Castel Rocchero) – Martedì 19 gennaio, alle 15 Confagricoltura Asti – Ufficio zona di Costigliole d’Asti (viale Marconi 2) – Mercoledì 20 gennaio, alle 20.30 Comune di Castelboglione (via Roma 8, Castelboglione) – Venerdì 22 gennaio alle 15 Confagricoltura Asti – Ufficio zona di Costigliole d’Asti (viale Marconi 2) – Lunedì 25 gennaio alle 20.30 Fontanile – Confraternita di San Giuseppe – Mercoledì 27 gennio alle 20.30 Sede Confagricoltura Asti di Nizza Monferrato (piazza Garibaldi 51, Nizza Monferrato) – Giovedì 28 gennaio alle 15 Confagricoltura Asti – Ufficio zona di Costigliole d’Asti (viale Marconi 2) – Venerdì 29 gennaio alle 15 Sede di Confagricoltura Asti (via Monti 15, Asti)