Diciotto milioni per ripristinare la riattivazione delle linee ferroviarie Asti e Castagnole Lanze-Cantalupo e Alba-Castagnole Lanze.
La sottoscrizione del protocollo d’intesa è avvenuta a Neive mercoledì. L’accordo fra le parti è stata raggiunto tra la Regione , la Rfi (Rete ferroviaria italiana) e i comuni di Asti, Carentino, Isola d’Asti, Bruno, Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Calamandrana, Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Costigliole, Castagnole Lanze, Neive e Alba.
Il protocollo prevede tempi brevi per la riattivazione del servizio ferroviario. Alla Regione spetterà il compito di ricercare presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti i fondi necessari per far ripartire la linea; sarà poi lo stesso Ministero a occuparsi della realizzazione delle opere infrastrutturali e della successiva manutenzione. I 18 milioni serviranno per mettere in sicurezza le gallerie e consolidare il versante della collina di Neive che aveva ceduto causando gravi danni alla galleria Ghersi, provocando successivamente la chiusura della linea.
Mentre dichiara la sua soddisfazione il consigliere regionale astigiano Angela Motta “perché è una tratta strategica sia per i pendolari sia per i turisti”, il presidente della Provincia e sindaco di Canelli, Marco Gabusi lamenta “questi protocolli d’intesa arrivano 20 mesi dopo da un incontro in cui tutti avevano manifestato la volontà di riaprire la tratta. Questo ci sembra solo un tentativo di dilazionare i tempi, trovando strane formule per giustificare un ritardo incomprensibile”.