Riaprirà presto i battenti lo storico ristorante “Fons Salutis” di Agliano Terme. A causa della chiusura forzata del marzo 2020, non era più entrato in funzione. «Dopo il lockdown, era l’unica struttura presente sul nostro territorio comunale – rivela il sindaco di Agliano Terme, Marco Biglia – a non aver ancora ripreso l’attività. Siamo veramente felici che grazie all’intraprendenza di Stefano Zunino, che ne ha rilevato l’attività, si possa finalmente riavere a disposizione un locale molto utile per il nostro territorio. Da sempre, il Fons Salutis è stato un punto di riferimento e di eccellenza per eventi di rilievo; qui sono stati festeggiati i principali anniversari di società e associazioni della zona e intere generazioni hanno celebrato matrimoni, battesimi, feste di leva e ricorrenze di ogni genere».

LA STORIA

Il ristorante Fons Salutis ha una storia ultracentenaria. Fu la signora Maddalena Cavagnino in Cocito, nei primi anni del XX secolo a far erigere la struttura e a iniziare l’attività di ristoro per i viandanti che arrivavano alle fonti di Agliano con cavalli e carrozze. Le sue fortune sono anche legate all’acqua descritta, all’epoca, come “miracolosa”. L’acqua di Agliano Terme, proveniente da una sorgente clorurato-solfato-sodica, sgorga fresca e ricchissima di sali minerali; particolarmente indicata per le cure dell’apparato respiratorio, per molti anni al Fons Salutis si è imbottigliata e inviata in tutta Italia. Dal punto di vista gastronomico, fin dalle sue origini, il locale è stato molto noto per il Gran Bollito Misto, servito fumante e in abbondanti porzioni tutti i giorni dell’anno, ovviamente accompagnato dalla Barbera d’Asti di Agliano.

DAL GRANDE TORINO A FAUSTO COPPI

Al Fons Salutis passarono anche grandi personaggi, da Valentino Mazzola con tutto il Grande Torino, a Fausto Coppi che vi soggiornò, fra l’altro, alcuni giorni per rigenerarsi prima di andare in Svizzera a vincere il mondiale di ciclismo su strada. «Era il 1953 – ci racconta Franco Cocito, nipote della Cavagnino, oggi ultranovantenne e gestore della struttura fino al 1969 – e noi all’epoca lavoravamo molto anche con la sala da ballo, dove abbiamo ospitato i principali cantanti della musica leggera italiana. Dagli anni Settanta la struttura passò poi alla famiglia Girivetto che decise di rendere indipendenti le fonti dall’albergo e dal ristorante».

FONS SALUTIS 4.0

«Mi è sembrato quasi un segno del destino – rivela Stefano Zunino – acquisire il Fons Salutis. Fu proprio il mio caro amico Franco Cocito, negli anni Novanta quando era presidente della pro loco di Costigliole, a farmi vivere concretamente l’esperienza della ristorazione quando preparavamo i grandi banchetti al Festival delle Sagre Astigiane. Da quel momento e anche grazie a una rubrica che curavo con l’Avvocato Giovanni Goria, ho cominciato a seguire attentamente la nostra importante storia gastronomica. Sono contento di potermi impegnare per la riapertura di questo locale, fin da subito ho percepito quanto sia importante per gli aglianesi. Cercherò di portare la mia esperienza nella comunicazione e nella multimedialità, per questo abbiamo deciso di ribattezzarlo “Fons Salutis 4.0”. Anche grazie alla collaborazione della scuola alberghiera, stiamo mettendo assieme la nuova brigata. Assumeremo – conclude il neo titolare del ristorante – oltre ai camerieri, un capo cuoco, un aiuto, un responsabile di sala, un barman, un pizzaiolo».

UN PRIMO EVENTO MARTEDì 6 SETTEMBRE

Terminati alcuni lavori di ristrutturazione, il locale ospiterà già un primo evento martedì 6 settembre quando sarà servito un Apericena con annessa la selezione regionale di Miss Italia. «Non potevo essere insensibile alla richiesta di Bruna e Nunzio Giuliana con cui mi lega un’amicizia da oltre trent’anni, d’altra parte c’è una certa affinità con le fonti: si tratta di individuare qui dal Fons Salutis 4.0 la ragazza che andrà alle finali nazionali con la fascia di acqua Rocchetta. Più avanti, entro ottobre, è poi prevista l’inaugurazione del ristorante».

I NUMERI DEL RISTORANTE FONS SALUTIS 4.0

Inizio attività: Primi anni del 1900

Superficie interna ristorante: 700 metri quadrati

Locali cucina: 200 metri quadrati

Area esterna con giardino: 2000 metri quadrati

Cantina, dispensa e altri locali: 250 metri quadrati