Torna sull’indagine in incognito svolta ieri in prima persona, il sindaco di Asti Maurizio Rasero nella sua diretta Facebook di stasera, rilanciata a più riprese su radio, stampa e Tv nazionali. “Il senso dell’indagine in incognito – ha voluto specificare il sindaco – era verificare segnalazioni che ci avevano parlato di buoni spesa utilizzati in modo improprio, come per acquistare superalcolici o addirittura elettrodomestici”.

Sono stati molti i controlli sull’assegnazione dei buoni ai 1200 nuclei familiari che ne hanno fatto richiesta e sono risultati idonei. “È stata una corsa contro il tempo, con la struttura che ha lavorato anche nei fine settimana, con tante perdite di tempo. In quattro casi però siamo persino andati a casa delle persone a riprendere i buoni perché hanno dichiarato cose non vere. In mezzo a tanti che realmente avevano bisogno, qualcuno si era inserito proditoriamente”.

Questi 1200 nuclei familiari si aggiungono ai 1000 in carico all’iniziativa Dona la Spesa. In tutto 2200 nuclei familiari aiutati ad Asti.

Non solo: “Questa mattina – ha detto Rasero – il vicesindaco Marcello Coppo ha firmato una lettera in cui ricorda a tutti i negozianti di vigilare su cosa si acquista e spiegare dettagliatamente le modalità di accettazione dei buoni. Seguiranno anche delle telefonate con i responsabili dei vari punti vendita per recall”.