Organizzato dall’Asl AT e dall’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica, sabato 18 ottobre Asti ospiterà il diciassettesimo convegno regionale dei radioterapisti: all’hotel Salera sono attesi 240 partecipanti tra medici, fisici e tecnici.

L’assise (patrocinata da Comune, Provincia e Ordine dei medici di Asti con il contributo delle Fondazioni bancarie CRAT e Banca Popolare di Novara per il Territorio) sarà concentrata in un’unica giornata, dalle 8,30 alle 18, e comprenderà una sessione scientifica e un workshop.

Il convegno – indica Elvio Russi, primario del reparto interno del “Cardinal Massaia” e presidente dell’assise regionale – punterà a sottolineare l’efficacia dell’integrazione della moderna radioterapia informatizzata con gli antiblastici e i farmaci a bersaglio molecolare. Saranno anche messe in luce le potenzialità dei centri piemontesi: l’attività radioterapica astigiana, coadiuvata dalla Fisica Sanitaria di recente istituita nella nostra Asl, si dimostra all’avanguardia e testimonia la volontà innovativa espressa dall’Azienda, che negli ultimi anni ha investito importanti risorse. Non è mancato il contributo prezioso della Fondazione CRAT”.

Ventotto i relatori al convegno: rappresenteranno la Radioterapia astigiana la dottoressa Simonetta Amerio (responsabile della sezione Fisica Sanitaria), i fisici Claudio Fasano e Michele Zavarino. Ovviamente presenti gli altri camici bianchi che compongono l’équipe del “Massaia” (Maria Tessa, Angela Argenta, Mario Galliano, Cristina Origlia, Daniela Nassisi, Gabriella Garnero, Elisa Rizzi, Silvia Emanuelli, Daniela Masenga), oltre al personale tecnico e infermieristico.

La valorizzazione dell’attività radioterapica astigiana – aggiunge il dottor Russi – è stata resa possibile grazie alle qualificate professionalità di cui si avvale il reparto, alle elevate competenze delle strutture ospedaliere interne operanti nella lotta ai tumori (Oncologia, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia, Radiologia, Urologia, Pneumologia, Gastroenterologia, Neurologia, per citarne alcune), all’impegno della Medicina e del Pronto Soccorso, attenti alla gestione del malato neoplastico”.

Inoltre l’attività oncologica – aggiunge Russi – trova terreno fertile nell’Astigiano anche per la sensibilità della cittadinanza, dimostrata dall’impegno dei volontari (Progetto Vita, Astro, Pulmino amico, ecc.), e per la passione di tanti medici di famiglia, che spesso si fanno carico del paziente anche nei fine settimana quando la nostra attività di radioterapia è chiusa all’utenza. Le esigenze sono tante e gli sforzi per migliorarsi sono evidenti: il convegno regionale di sabato 18 rappresenta un riconoscimento tangibile”.