I partigiani Secondo Tartaglino, Michele Franco e Giovanni Rolfo raccontati, con risvolti inediti, dai loro figli Cesare, Rosa e Caterina, Annamaria: le vicende di “Io c’ero. Cinquantuno storie dal fascismo alla liberazione” arrivano a San Damiano. 

La presentazione del libro, organizzata da Comune e Biblioteca Civica G. Nosengo, si terrà venerdì 16 luglio, alle 21, in piazza Giroldi (ingresso libero).

Dopo il saluto del sindaco Davide Migliasso e del presidente della Provincia Paolo Lanfranco, Alessandro Cerrato converserà con Laura Nosenzo, autrice del volume con Loredana Dova. Si parlerà, in particolare, delle storie di Secondo Tartaglino (“Dino”), comandante partigiano 21ª Brigata San Damiano, VI Divisione Alpina Asti, e di due dei tanti giovani ribelli che combatterono con lui: Michele Franco, “Miclin”, e Giovanni Rolfo, “Vanni”. Le memorie dei loro figli, presenti alla serata, saranno lette in pubblico.

Atmosfere e sentimenti differenti attraversano i racconti sui tre combattenti scomparsi dal fazzoletto azzurro. 

Amaro il ricordo di Cesare Tartaglino: “Mio padre era un uomo schivo e così orgoglioso del suo passato partigiano che quando si è trattato di andare a ritirare la medaglia di bronzo al valore militare non si è presentato. Era il 1978. Per vedere riconosciuto il suo coraggio di combattente nella battaglia di Cisterna contro i fascisti, nel marzo 1945, aveva dovuto aspettare 33 anni dalla Liberazione. Troppi per lui”. 

Sorprendenti le parole di Rosa e Caterina Franco: “Dopo essersi tenuto dentro, per sessantasette anni, il rumore dello sparo assurdo e tragico che uccise Adrian Alexander Hope, ‘Miclin’ decise che era arrivato il momento di spiegare che cosa successe a lui la sera del 17 aprile 1945. Fu proprio nostro padre che corse a chiedere aiuto quando dallo Sten di uno di loro partì accidentalmente il colpo che ferì a morte il maggiore”. Piena di tenerezza la ricostruzione di Annamaria Rolfo: “La sera del 24 aprile ‘Vanni’ con la sua brigata scese ad Asti e toccò a lui salire di corsa le scale della Casa Littoria per esporre il tricolore sulla torre: però, un po’ per l’emozione e un po’ perché erano diciotto mesi che mangiava e dormiva poco, quando guardò giù gli vennero le vertigini! Poi con i suoi compagni si spostò a Torino, dove con il comandante Tartaglino fu messo a presidiare Palazzo Reale, mentre per le vie si combatteva ancora”.

Durante la serata sarà possibile acquistare il libro (17 euro), alla cui promozione collabora l’Associazione Memoria Viva di Canelli, coeditato da Araba Fenice e Provincia di Asti.

In caso di pioggia l’incontro si terrà nella Sala Consiliare del Municipio.