Vaccino anti Covid-19: la prima fase a partire da fine di gennaio 2021: sono 9.299 i vaccini richiesti alla Regione Piemonte dalla Direzione dell’Asl di Asti.

“Un numero di dosi – spiega il Commissario Asl AT, Giovanni Messori Ioli – calcolato per poter garantire il vaccino agli operatori della sanità (anche ai dipendenti di aziende operanti nelle Strutture sanitarie astigiane, quali Amos, imprese di pulizie, ecc.), agli ospiti ed al personale delle Strutture residenziali per anziani. È prevista l’inoculazione di due dosi del vaccino a distanza di circa un mese l’una dall’altra”.

Quello con cui si aprirà la campagna in Piemonte è un vaccino a RNA che utilizza un frammento del codice genetico del virus che, introdotto nell’organismo umano con una semplice iniezione, farà attivare il sistema immunitario in maniera da sollecitarne la reazione ed imparare a riconoscerlo prontamente in caso di futuri contatti. Tra le peculiarità del nuovo vaccino anti Covid si evidenziano esigenze logistiche e di stoccaggio: le dosi, infatti, dovranno essere conservate alla temperatura di -75/-80 gradi centigradi. Saranno dunque necessari congelatori a temperature ultra basse (ULT – Ultra Low Temperature), che saranno acquistati e forniti direttamente dalla Regione tramite apposito bando di gara per tutte le Aziende sanitarie piemontesi. L’Asl AT, come scritto in una recente nota indirizzata alle direzioni sanitarie delle Strutture residenziali del territorio di competenza, farà da centro logistico e di distribuzione delle dosi necessarie e sarà a disposizione qualora fosse richiesto supporto nella somministrazione ad ospiti e personale. Il coordinamento della conservazione, distribuzione e somministrazione avverrà dai due centri a tal fine individuati: l’ospedale Cardinal Massaia di Asti ed il presidio Santo Spirito di Nizza Monferrato.