La donazione di una sonda ecografica alla Struttura di Anestesia e Rianimazione è stata l’occasione per presentare un importante progetto di presa in carico totale del paziente affetto da Sla, “Nurse Coach”.
“Il progetto Nurse, che nasce dalla collaborazione con Aisla, è un perfetto esempio di lavoro in rete nell’ottica della presa in carico dei pazienti cronici e fragili, afferma il Direttore Generale dell’Asl Mario Alparone . L’attività, in una prima fase di sua applicazione, ha consentito la gestione delle esigenze dei pazienti affetti da Sla mediante la costituzione di percorsi integrati  tra le nostre strutture ospedaliere, che gestiscono le fasi acute, e quelle territoriali e domiciliari che devono assistere il malato durante la sua permanenza a casa, attuato attraverso la programmazione del fabbisogno clinico e terapeutico. Solo l’approccio di rete è vincente per questo tipo di patologie il cui trattamento non si esaurisce con la prestazione specialistica ospedaliera. Ringrazio il dott. Soverino e l’Aisla per l’opportunità che ci danno di metterci al loro servizio”.

Presso l’Asl AT, nell’ambito della Struttura di Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore, diretta da Silvano Cardellino, opera da diversi anni un team di infermieri che si occupa del posizionamento di dispositivi venosi ad impianto periferico a media-lunga permanenza (PICC e Midline). Sia per posizionare questi dispositivi, sia per valutare quale sia il tipo di dispositivo endovenoso più adeguato in base alla prognosi, al tipo di terapia e al patrimonio venoso degli arti superiori del paziente è necessaria l’ispezione ecografica delle vene del braccio.
“La sonda ecografica generosamente donata dalla Aisla alla nostra Struttura – ha commentato Silvano Cardellino – verrà quindi utilizzata per migliorare questa attività.
Vincenzo Soverino, referente della sede di Asti e consigliere nazionale Aisla Onlus, presente con 63 rappresentanze territoriali, oltre 2.000 soci e circa 300 volontari in 19 Regioni italiane, sottolinea: “L’ecografo di ultima generazione sarà a disposizione di tutti i malati che ne avranno necessità, non solo di quelli con Sla. Restituiamo così qualcosa alla comunità astigiana, sempre generosa e vicina ad Aisla negli ultimi 12 anni. La strumentazione è stata acquistata grazie ai proventi della distribuzione dei nostri cappellini al concerto di Elisa durante l’ultimo “Capo d’Asti” ed ai contributi della rivista “Astigiani”, dell’Associazione “Dalla parte degli Astigiani”, del Consorzio dell’Asti, del Gruppo del Grillo e del Gruppo Giovani di Vaglierano. Il progetto “nurse coach” è invece finanziato totalmente dall’Associazione Amitié Sans Frontières-Club di Asti. Ringrazio di cuore tutti questi partner che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e dell’assistenza delle persone con Sla e dei loro familiari sul territorio”.