All’ospedale di Asti l’attività chirurgica per le urgenze e per le malattie tumorali non si ferma nonostante l’emergenza Covid.

Lo confermano i dati relativi agli ultimi 12 mesi, da marzo 2020 ad oggi. Sono stati quasi 600 gli interventi per malattie tumorali effettuati dal personale sanitario del Cardinal Massaia: la struttura di Chirurgia Generale ne ha eseguiti 120, in particolare per neoplasie del colon-retto e dello stomaco, la divisione di Urologia ha effettuato 190 interventi oncologici sull’apparato urinario, la struttura di Ginecologia 240 per neoplasie della mammella e dell’apparato ginecologico e la struttura di Otorinolaringoiatria 35 sui tumori della laringe e della tiroide.

Fondamentale è l’approccio multidisciplinare. L’attività è stata spesso condotta in collaborazione tra i professionisti delle diverse strutture e in alcuni casi hanno operato fianco a fianco chirurgo, ginecologo e urologo, anche insieme alla Chirurgia vascolare.

Per i pazienti oncologici è stato creato un percorso diagnostico terapeutico Covid-free che garantisce ai malati le maggiori garanzie possibili. Sono stati operati anche pazienti neoplastici Covid positivi, in elezione e in urgenza, in sinergia con gli infettivologi della divisione Malattie infettive. In questi casi i chirurghi indossano protezioni specifiche: due paia di guanti, due mascherine, occhiali e camici particolari.

“Purtroppo l’emergenza di questo ultimo anno ci ha costretto a limitare i ricoveri e le attività ordinarie, per la necessità di curare al meglio i pazienti Covid – sottolinea il direttore generale dell’Asl At Flavio Boraso -. Ma gli interventi oncologici e di urgenza non si sono mai fermati e continuiamo a garantirli anche in questa fase, grazie all’impegno e alle capacità dei nostri professionisti”.