Si sblocca l’iter di realizzazione del presidio sanitario della Valle Belbo. L’Asl di Asti ha infatti raggiunto un accordo con l’Ati Ruscalla – l’associazione di imprese incaricata dei lavori – per la redazione del nuovo progetto esecutivo e per l’attuazione dei lavori di completamento della struttura.

La nuova progettazione terrà conto delle risorse stanziate dalla Regione Piemonte negli ultimi mesi, 13 milioni e 973mila euro, che consentiranno di ampliare il polo sanitario, con l’aggiunta del terzo piano, la collocazione di posti letto di area medica e lo svolgimento di attività di acuzie, in stretta connessione con l’ospedale Cardinal Massaia di Asti. Il presidio ospiterà anche un Punto di primo intervento, attività specialistica e servizi territoriali.

L’accordo dispone che Ati Ruscalla proceda all’integrazione della progettazione già consegnata, con tutti gli adeguamenti impiantistici e strutturali necessari alla costruzione di un ulteriore piano, e successivamente, una volta validato il progetto, al completamento del presidio: la realizzazione del terzo piano, la sistemazione interna con arredi, impianti e apparecchiature, la creazione di nuove aree di parcheggio all’esterno.

“Con questo accordo compiamo un fondamentale passo in avanti verso la ripresa dei lavori – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. Abbiamo lavorato insieme all’impresa per trovare in tempi rapidi la migliore soluzione possibile: da anni il territorio attende che si risolva questa situazione e ora, grazie anche alle risorse stanziate dalla Regione in questi mesi, è stata individuata una strada percorribile”.

«Il cantiere della Sanità regionale non si è arreso alla pandemia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, l’integrazione del presidio ospedaliero della Valle Belbo nell’ospedale unico plurisede di Asti è il risultato di una programmazione sanitaria che mette al centro i bisogni dell’Area di Nizza Monferrato, con criteri di rimodulazione del servizio basati su una vera ed efficiente sinergia tra le varie strutture, al di là degli ottanta posti di ricovero che pure rappresentano un potenziamento strutturale non indifferente. Una promessa che oggi si concretizza con la firma dell’accordo con l’impresa, nel pieno rispetto dei tempi e delle modalità del programma complessivo».