Sono stati convocati ieri, martedì, nella Sala Riunioni dell’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Asti, i rappresentanti delle componenti del mondo vitivinicolo del territorio per affrontare uno dei temi che maggiormente preoccupa i viticoltori piemontesi: la flavescenza dorata della vite.
Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Vignaioli Piemontesi, Assomoscato e i Consorzi di Tutela (Vini d’Asti e del Monferrato, Asti e Brachetto d’Acqui) si sono riuniti per fare il punto della situazione sulla campagna 2011, necessità derivata anche dalle allarmanti notizie circa l’espansione della malattia anche su quei vitigni che si sono sempre rivelati più resistenti e tolleranti alla flavescenza, quali, per esempio, moscato e nebbiolo.
Il vero aspetto innovativo è rappresentato dall’esame di una nuova strategia di lotta, basata sulla valutazione di formulati a base di “Glucoumati”, già sperimentati con successo nel controllo delle batteriosi. È prevedibile che nella lotta alle fitoplasmosi biologicamente similari alle batteriosi, si possa trovare effettivo giovamento con l’impiego di tali formulati. Si tratterebbe di impiegare una nuova strategia di difesa non più basata sulla lotta indiretta, ma su una lotta diretta al fitoplasma.
“La Provincia di Asti – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Fulvio Brusa – si è impegnata nella verifica dello stato di ricerca sui sistemi di lotta alla flavescenza dorata. Questa strategia, al momento unica al mondo, dovrebbe rappresentare una tecnologia altamente innovativa ed ecosostenibile, non creando squilibri ambientale e non determinando residui”. Conclude Brusa: “L’obiettivo dell’incontro è coinvolgere gli operatori del settore per impostare un vasto programma di sperimentazione che possa velocemente condurre a risultati positivi”.