La città di Asti ha raggiunto gli schermi nazionali. Infatti,  ieri su Striscia la Notizia è andato in onda un servizio riguardante le piste ciclabili ad Asti che ha avuto come protagonista la collaboratrice Chiara Squaglia, che due settimane fa aveva girato una breve clip per il programma in piazza I Maggio.

La prima pista ciclabile presa in esame è quella del cavalcavia Giolitti verso corso Venezia, che sembra essere irregolare e non portare da nessuna parte, e inoltre il percorso è sbarrato da alcuni arbusti. L’esperto di sicurezza stradale Enrico Bonizzoli ha dichiarato il tratto pericoloso.

Dopodichè l’inviata ha pedalato sulla pista di piazza I Maggio, che collega la via ciclabile di corso Alfieri e quella di viale Pilone e ha la forma di un anello. Nuovamente, le parole di Bonizzoli sono dure: “Il tracciato ciclabile presente in rotatoria espone i ciclisti a continui e potenziali conflitti con i veicoli che entrano ed escono dalla rotatoria stessa. In più è stato colorato di rosso contravvenendo alle norme prescritte. Interventi che anziché mettere in sicurezza le utenze deboli le espongono a gravi e ripetuti pericoli violando, per altro, il Codice della Strada”.

Squaglia ha ancora mostrato il tratto all’altezza di corso Genova, che sembrava interrompersi contro una serranda di un negozio, e l’anello in viale Pilone, simile a quello di piazza I maggio.

La vice sindaco Stefania Morra ha deciso di rispondere alle critiche: la pista ciclabile monodirezionale in Corso Alfieri era stata progettata da un professionista di mobilità, trasporti e ambiente. La scelta era di rendere la via una zona a velocità moderata (30 km/h), in cui il traffico auto-bici potesse essere consentito in un’unica direzione di marcia. La scelta ha anche consentito di aumentare il numero di parcheggi, a vantaggio delle realtà commerciali presenti.

Quella di piazza I maggio, invece, è una “corsia ciclabile” ( normativamente chiamata “Bike Lane”), non una “pista”, e i ciclisti hanno la precedenza su tutti i veicoli che entrano ed escono dalla rotatoria. Per quanto riguarda la colorazione rossa, è il colore usato normalmente in Italia per le piste ciclabili e corsie colorate diminuiscono il numero di incidernti. Uno studio danese ha mostrato che nelle intersezioni ciclabili dove la corsia ciclabile è stata colorata di celeste, il numero di incidenti che coinvolgono biciclette si è ridotto del 38%, e il numero di ciclisti morti o gravemente feriti è diminuito del 71%.

“All’altezza di corso Genova, in corrispondenza di una piccola area di parcheggio è stato poi predisposto un breve tratto di corsia ciclabile bidirezionale (ad uso esclusivo) delimitata da striscia gialla continua, che permette il collegamento con la pista esistente su Corso Genova, attraverso un’ulteriore breve tratta di corsia ciclopedonale esistente. Quanto sopra per evidenziare come tale pista ciclabile di raccordo non termini contro una “serranda”, come erroneamente voluto rappresentare, bensì vada ad interallacciarsi con semplice innesto a T con una corsia ciclo-pedonale esistente”, dichiara la vice sindaco.

Emma Austa