Si fa sempre più in salita la battaglia del Comitato spontaneo nato per contrastare il   progetto di teleriscaldamento ad Asti targato Asp-Iren.  Il Comune ha respinto la richiesta di azzeramento del quorum referendario avanzata dal   Comitato e sostenuta in aula da cinque consigliere di minoranza: Anna Bosia, Massimo   Scognamiglio, Davide Giargia, Mariangela Cotto e Angela Quaglia.  La proposta di referendum, appoggiata da oltre 1000 firme, resta in piedi ma alle   condizioni dell’articolo 18 dello statuto, in cui si prevede che la consultazione sia valida   “con la partecipazione di almeno la metà dei cittadini iscritti alle liste elettorali del   Comune”.  Ora sarà compito dell’Amministrazione valutare l’ammissibilità o meno del quesito.  La notizia non ha sorpreso il Comitato: “L’amministrazione si dimostra totalmente   insensibile alle richieste dei cittadini disattendendo anche gli intenti del proprio programma   elettorale”, sostiene Pierpaolo De Fina che cita le dichiarazioni dell’attuale sindaco in uno   degli incontri dell’ultima campagna elettorale.  Brignolo, intervenendo al convegno “Alla guida del Comune mettiamo…. il bene comune”,   sottolineò la necessità di migliorare l’ambiente e la qualità della vita “coinvolgendo direttamente i   concittadini nelle scelte decisionali, tramite la preventiva informazione e l’attiva consultazione; anche   verificando come ampliare il ricorso a forme di consultazione referendaria, rispetto alle quali pare   opportuno introdurre il principio del quorum zero, per evitare che l’inerzia dei cittadini disinteressati   possa essere strumentalizzata al fine di alterarne il risultato”.  Persa una battaglia il Comitato non si dà per vinto: sono previsti nuovi incontri, nei parchi, per   sensibilizzare la popolazione e non è da escludersi la richiesta di collaborazione agli amministratori di   condominio.   L’idea è quella di promuovere assemblee condominiali in cui all’ordine del giorno venga messo ai voti    l’interesse ad aderire, o meno, al progetto.  Un’indagine di mercato “fai da te” che aiuterebbe a scattare una fotografia sulle reali intenzioni dei   cittadini. Fabio Ruffinengo