CANELLI – E’ stata una mattinata di sole, ma nell’Astigiano le continue piogge di questi giorni hanno creato apprensione e la protezione civile è in stato di allerta. Le centraline meteo disseminate su tutto il territorio lungo i corsi d’acqua, negli ultimi tre giorni hanno registrato ad Asti 56 millimetri di pioggia, a Montechiaro 52, a Roccaverano 89, a Castagnole Lanze 97,6.

Certo non c’è più, tra la gente, la paura vissuta nel novembre del 1994. Le opere di arginature compiute in questi anni danno sicurezza, soprattutto in valle Belbo.

Canelli e Nizza nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 furono sommerse da acqua e fango con gravissimi danni all’economia dell’intera valle.

A quattordici anni esatti dalla disastrosa alluvione, l’Aipo (Agenzia Interregionale del Po) è riuscita a completare l’opera di difesa del torrente Belbo che sarà inaugurata venerdì alle 11.
Sono stati invitati la presidente della Regione Mercedes Bresso, la presidente dell’Aipo e assessore regionale Bruna Sibille, il direttore dell’Aipo Luigi Fortunato, il vescovo Piergiorgio Micchiardi, il prefetto, i presidenti delle province di Asti, Cuneo e Alessandria, i sindaci dell’asta del Belbo, le autorità e gli onorevoli del Piemonte.
Sulla cassa sono state installate due telecamere dal Comune di Canelli e sei telecamere dall’Aipo, collegate ai monitor dell sala Com di via Bussinello, a Canelli, che potrà in tempo reale, monitorare la cassa 24 ore su 24.
“Mi piacerebbe – dice il consigliere comunale delegato Valter Gatti – che i bastioni (lunghi circa 4 km e larghi circa 5 metri) diventassero luogo di passeggiata e di relax e che la parte interna dell’invaso venisse usata per attività sportive, come il golf, il calcio, l’atletica”.
L’opera, eseguita dall’Unati Tecnis Spa e dalla Lis Srl, è costata oltre 15 milioni di euro.