Inaugurata sabato la quindicesima Enoteca Regionale del Piemonte, ad Albugnano: avrà il compito di promuovere e valorizzare i tesori enogastronomici e turistici del territorio compreso tra il nord astigiano e la collina torinese. Il vino Albugnano DOC e le altre DOC come la Freisa d’Asti e quella di Chieri, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, la Barbera d’Asti DOCG e i principali prodotti gastronomici di quest’area ricca di eccellenze, oltre ai tesori artistici e culturali del  “romanico”, di cui queste colline sono una delle culle piemontesi e italiane, come la  magnifica Abbazia di Vezzolano o la Chiesa di San Pietro ad Albugnano.Messa a disposizione dal Comune di Albugnano e ristrutturata anche grazie al supporto economico della Regione Piemonte – Assessorato del Turismo, la sede ufficiale dell’Enoteca è l’ex Scuola Elementare “Camilla Serafino”, nel cuore dell’affascinante borgo, definito “il balcone del Monferrato” per la sua altitudine (549 metri di altitudine s.l.m.) e per il panorama che offre dal Belvedere che si affaccia sulle colline del Basso Monferrato e gran parte dell’arco alpino occidentale.

La sede dell’Enoteca Regionale sarà aperta dal venerdì al lunedì con orario continuato dalle ore 10,30 alle ore 18,30. Diverse sono le iniziative già in cantiere che l’Enoteca promuoverà nei prossimi mesi: dall’organizzazione di pic-nic nei luoghi più affascinanti della zona alla realizzazione di degustazioni “alla cieca” per conoscere più a fondo tutte le peculiarità delle tipicità enogastronomiche promosse.

Questa inaugurazione sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche racconta Giancarlo Montaldo, Presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano -. Attraverso la valorizzazione dei vini e degli altri prodotti agroalimentari, come quelli a base di Nocciola Piemonte, la frutta e le verdure sottovetro, le confetture, il miele e altri ancora, vogliamo promuovere il territorio nella sua globalità ed evidenziare i suoi punti di forza, a partire dalle ricchezze naturali, paesaggistiche, umane, fino alle tradizioni storiche, artistiche e architettoniche. Penso, in particolare, all’arte romanica, di cui queste colline sono una delle culle di eccellenza a livello piemontese e italiano”.