Consumare vino moderatamente nell’ambito di uno stile di vita sano non fa male alla salute. La tesi, a dibattito in corso sulle politiche dell’Ue (e dell’Organizzazione mondiale della Sanità) in materia di consumi di alcol e alimentari, è condivisa dalla stragrande maggioranza degli italiani, con solo il 5% che non si trova d’accordo con tale affermazione. Inoltre, solamente 1 consumatore su 10 (13%) sa cos’è il Nutriscore, il nuovo sistema di etichettatura a semaforo che potrebbe trovare spazio sugli scaffali italiani ed europei nei prossimi mesi. Lo rivela l’ultima indagine
“Gli italiani e il vino”, presentata martedì alla conferenza stampa della 54^ edizione di Vinitaly a Roma dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Secondo l’indagine dell’Osservatorio realizzata su un campione nazionale rappresentativo, anche l’ipotesi di aumentare le tasse sugli alcolici – e quindi sul vino – auspicata dal Parlamento europeo, trova d’accordo solo il 27% dei consumatori contro il 53% che ne contesta l’eventuale messa in atto. Nel suo complesso, su una scala di valori da 1 a 5, alle accise sul vino gli italiani attribuiscono un punteggio di 2,46 mentre condividono l’ipotesi di inserire in etichetta messaggi che invitano al consumo responsabile (voto: 4,04). Il punteggio più alto riguarda l’affermazione che il consumo moderato di vino abbinato a uno stile di vita sano non faccia male alla salute (4,18), seguita dal vino associato alla Dieta mediterranea (3,81).
Vinitaly (10-13 aprile a Veronafiere) torna dopo 2 anni di sosta forzata con 4.400 espositori e migliaia di buyer provenienti da tutto il mondo. Per i wine lover, l’appuntamento è al Fuorisalone Vinitaly and the City (8-11 aprile) tra le vie del centro della città di Verona.