È Giornata del Bunet a Pasquetta nel Sud dell’Astigiano: l’invito arriva dall’azienda vitivinicola Carussin e dall’agribirreria Grappolo contro Luppolo di San Marzano Oliveto. Dopo la bagna cauda e il tiramisu, anche il bunet ha dunque il suo giorno dedicato: lunedì 2 aprile si riscopre la cultura e le numerose preparazioni del tipico dolce piemontese.

«L’idea – racconta Bruna Ferro, vignaiola – è di un amico di famiglia: Mauro Musso, appassionato di enogastronomia che ama dilettarsi nel preparare il bunet per noi e i suoi amici. Durante più incontri conviviali, dopo aver assaggiato diversi tipi di bunet, è nata in lui la voglia di dedicare un’attenzione particolare a questo dolce per farlo conoscere in tutte le sue preparazioni tradizionali nelle varie zone di produzione».

Mauro Musso, che ha il laboratorio artigianale di pasta “Casa dei tajarin” ad Alba, spiega: «A seconda della zona in cui viene cucinato cambiano ingredienti e tecniche di cottura, cosicché il risultato finale è una diversità notevole tra i vari tipi che vanno dalle versioni più antiche e semplici a quelle più moderne e complesse sia in preparazione che nei profumi espressi. Nei tempi passati è stato il dolce maggiormente proposto per terminare i menù tradizionali delle feste importanti in alcune zone delle province di Cuneo, Asti, Alessandria e Torino».

Le prime testimonianze dell’esistenza del bunet risalgono al XIII secolo. Sono molte le teorie sull’origine etimologica del nome “bunet”: nel dialetto piemontese la parola “bonet” indica un particolare copricapo di forma rotonda, simile allo stampo in cui viene cotto il dolce. La definizione è tratta dal “Vocabolario Piemontese/Italiano” di Vittorio di Sant’Albino, stampato nel 1859. «Bisogna tenere presente – svela Musso – un altro fattore che stando alla tradizione orale di Langa avrebbe contribuito a inventare il nome bunet : nei secoli passati i dolci più apprezzati erano molto ricchi di zucchero, mentre il bunet è un “dolce poco dolce” con una buona vena amarognola dovuta alla presenza di cacao e amaretti, cosicché molti ritenevano che quel dolce non fosse proprio “tant bun”, ma fosse solo “bunat”. Nel dialetto piemontese i diminutivi hanno sempre significato negativo fino a essere dispregiativi».

 

Ecco chi saranno i cucinieri e le cuciniere del bunet

Bunet tradizionale Bianco del Roero di Annamaria Messa da Bra

Bunet tradizionale Bianco del Basso Monferrato d’Asti di Paolo Ferrero da Cinaglio

Bunet di Fantasia Bianco di Mauro Musso da Alba

Bunet tradizionale del Basso Monferrato d’Asti di Claudia Santero da Refrancore

Bunet tradizionale a due colori del Basso Monferrato d’Asti di Nadia Verrua da Scurzolengo

Bunet tradizionale del Alto Monferrato d’Asti di Raffaella Morando da Costigliole d’Asti

Bunet tradizionale del Monferrato Casalese di Enrico Druetto da Murisengo

Bunet tradizionale del Torinese di Enrico Druetto da Murisengo

Bunet tradizionale del Alto Monferrato d’Asti di Bruna Ferro da San Marzano Oliveto

Bunet tradizionale della Bassa Langa Cuneese di Mauro Musso da Alba

Bunet tradizionale dell’Alta Langa Cuneese di Carol Povigna da Bergolo

Bunet tradizionale del Monferrato Andrea Roasio Trattoria da Geppe da Castagnole Monferrato

Bunet tradizionale della Valle Belbo Alessandra e Anna Bardone Trattoria Bardon di San Marzano Oliveto

Bunet tradizionale di Costigliole d’Asti Andrea Alciati e Monica Magnini ristorante Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo

Bunet rivisitato Brasile di Marina Maciel Santos Andrade e Hugo de Andrade

Bunet rivisitato Colombia di José Luis Freitas Moròn

Il programma

Lunedì 2 aprile la Giornata del Bunet si apre alle 11 con una presentazione e visita delle due realtà dell’azienda: la cantina storica di Carussin, gestita da Bruna e il marito Luigi Garberoglio, e il neo nato birrificio Clan!Destino, aperto dai figli Luca e Matteo.

Dalle 12 alle 19, è possibile fare il merendino di Pasquetta con: panino con l’hamburger, panino con la salamella, insalate, pan e minestra, friciule e lardo, selezione di formaggi. I piatti vano da 5 a 8 euro.

Dalle 13 alle 19 degustazione culturale di 15 tipologie di bunet accompagnata da un bicchiere di Moscato d’Asti Filari Corti (10 euro).

Lungo tutta la giornata l’allegria delle canzoni popolari di Bruno dei Brav’om.

Prenotazioni e info: 388 9981851 (Marina), vinicarussin@gmail.com