“La situazione della siccità nel Sud Astigiano è gravissima, chiediamo interventi straordinari a supporto delle imprese che nel 2023, come già nel 2022, vedono fortemente ridotte o addirittura azzerate alcune produzioni”. Cia Asti, con il presidente Marco Capra, lancia un grido d’allarme che parte da decine di aziende localizzate a sud del Tanaro per arrivare al tavolo dell’assessore regionale all’Agricoltura e al Cibo, Marco Protopapa.
Le piogge minime o nulle nei mesi di giugno, luglio e agosto, hanno determinato gravi danni alle coltivazioni. Gli areali più colpiti risultano essere l’Astigiano e l’Alessandrino, dove le culture fruttifere (in particolare nocciolo) viticole, cerealicole, orticole, proteiche, foraggere hanno subito drastiche diminuzioni delle rese.
Il caso di Nizza Monferrato è particolarmente esemplare. Dati Meteo Asti, analizzando le rilevazioni di Arpa Piemonte, segnala che negli ultimi tre anni la pioggia caduta in quel territorio è stata decisamente inferiore alla media del periodo 1991-2020, passando da 712 millimetri a
467,6 mm (-34%) nel 2021, a 378 mm (-47%) nel 2022 e a 268,3 mm (-44%) tra gennaio e settembre 2023. <Nizza Monferrato è la località del Piemonte dove ha piovuto meno da inizio 2023 – riferisce Luca Leucci, presidente dell’Associazione no profit DatiMeteX legata a Cia da un progetto di collaborazione – dal febbraio 2021 al settembre 2023 su 33 mesi solo 5 sono terminati con una quantità di pioggia lievemente superiore alla media, gli altri 28 hanno chiuso con deficit negativi, peraltro molto pesanti nella maggior parte dei casi.Negli ultimi 24 mesi sono caduti 806,9 mm, manca quindi all’appello quasi la pioggia di un intero anno>.
Per fare la conta dei danni, Cia Asti ha avviato una campagna di mobilitazione invitando le aziende a segnalare in modo puntuale la localizzazione dei terreni colpiti, la tipologia di produzione danneggiata, la quantificazione del danno rispetto alla situazione ordinaria e le maggiori spese sostenute in emergenza per garantire la continuità dell’azienda.
I moduli per la segnalazione sono a disposizione degli agricoltori nelle sedi e nei recapiti provinciali della Cia. <Le schede compilate andranno consegnate al Comune in cui è localizzata l’azienda – spiega il presidente Capra – con tale documentazione verrà convocata la commissione agricola comunale che a sua volta trasmetterà il tutto alla Regione. Confidiamo che grazie alla mappatura dei danni, la Regione potrà disporre le necessarie misure di sostegno alle aziende>, conclude Marco Capra.
Oltre ai ristori regionali, la dichiarazione di danni da siccità farebbe scattare la possibilità di sconti sui contributi versati all’Inps per i dipendenti delle aziende agricole.