È arrivata la comunicazione ufficiale del Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio: la caserma Colli di Felizzano, finora vincolata ad un uso esclusivamente universitario, potrà essere utilizzata per qualunque altra attività di interesse pubblico.  Questo provvedimento rende più facile la ristrutturazione della ex caserma, fino a oggi bloccata dal fatto che poteva essere usata solo come università.  Ora i locali potranno essere destinati a qualunque uso di interesse pubblico: attività culturali, di volontariato, servizi pubblici, musei, protezione civile, uffici comunali o di altri enti pubblici o società che erogano servizi. Da tempo il Comune cercava di togliere il vincolo universitario sulla Caserma: “Finalmente, grazie all’intervento del nuovo direttore del Demanio, Roberto Reggi, che ha risposto positivamente alle nostre sollecitazioni, è stata accordata questa possibilità e giovedì scorso abbiamo avuto un incontro con gli uffici regionali dell’Agenzia, a Torino, per concordare i dettagli della nuova convenzione” spiega il sindaco Fabrizio Brignolo, che segue la pratica con l’assessore al patrimonio Maria Bagnadentro. La rimozione del vincolo non risolve tutti i problemi: i lavori di ristrutturazione richiedono soldi, ma senza questo passaggio tutto sarebbe rimasto bloccato.  “Ora – spiega Brignolo – potremo cercare finanziamenti, ad esempio con il nuovo Pisu, per recuperare parte della struttura, oppure fare accordi, come per la palestra Muti, con soggetti disponibili a prendere in comodato parti della struttura, a fronte dell’impegno a concorrere nelle spese di ristrutturazione”. “Abbiamo iniziato qualche ragionamento con il comitato palio Santa Maria Nuova e con il gruppo volontari di protezione civile e coltivo ancora il sogno di una sede per l’Utea” Nel luglio 2014 un operatore privato aveva risposto a un avviso pubblico del Comune dichiarandosi disponibile a ristrutturare il piano terra della palazzina comando in cambio della possibilità di usarlo per attività commerciali di servizio all’università (ristorazione, librerie, biblioteche, palestre, etc.). “Purtroppo le polemiche scatenate da alcune parti politiche hanno scoraggiato l’investitore e si è persa una grande opportunità di far rinascere questa zona della città” ha detto Fabrizio Brignolo. “Tuttavia se già con il vincolo a università si era trovato un possibile investitore, oggi, senza il vincolo, dovrebbe essere più semplice sbloccare la situazione: speriamo quindi si facciano avanti imprenditori e associazioni” aggiunge Brignolo. n attesa che decolli il recupero della caserma si vedranno a breve altri interventi di rilancio del tratto di corso Alfieri tra piazza Alfieri e San Pietro: “Sono in appalto la palestra e i laboratori universitari, che contribuiranno a vivacizzare la zona, e presto arriveranno gli interventi di decoro urbano (marciapiedi, panchine, illuminazione) finanziati con i 500 mila euro erogati dalla Regione per la promozione del piccolo commercio che tra l’altro potrà fruire dei contributi a fondo perduto per rifacimento vetrine, tende, insegne”.