Agli alberi messi a dimora per ricordare Giuseppe Ratti, Remo Fornaca e Renato Bordone si è aggiunto con la cerimonia tenutasi il 21 marzo scorso – primo giorno di primavera –  l’albero alla memoria di Paolo De Benedetti, insigne studioso teologo astigiano. Si  tratta di una tradizione, oramai consolidata, che rende omaggio agli illustri astigiani nei diversi campi  della cultura e che, nel contempo, rappresenta una preziosa occasione per rendere sempre più bella ed  interessante la sede del Polo universitario astigiano. Per ricordare De Benedetti è stato  donato dall’amico Giorgio Baldizzone un tiglio di oltre tre metri di altezza che negli anni ospiterà una  moltitudine di animali – dagli insetti agli uccelli – che rappresentano anch’essi parte integrante e  qualificante della creazione divina. Alla cerimonia di piantagione dell’albero hanno portato un gradito  ed autorevole saluto introduttivo, il Vice Sindaco di Asti, Davide Arri il Presidente del Polo  universitario Asti Studi Superiori, Michele Maggiora, il Presidente della Società di Studi Astesi,  Pippo Sacco il Responsabile del Progetto culturale ed Ufficio comunicazioni sociali della  Diocesi di Asti, Michelino Musso, la Consigliera regionale Angela Motta e il Fondatore  dell’Associazione Villa Paolina /WWF-Asti, Giorgio Baldizzone.  Allo scopo di approfondire il complesso e stimolante tema dell’albero nella Sacra scrittura, Roberto Jona (già Docente di Colture arboree della Facoltà di Agraria dell’Università di  Torino) ha tenuto una dotta relazione. E’ stato tra l’altro ricordato come nella Bibbia sia fatto esplicito  divieto al popolo d’Israele di tagliare deliberatamente gli alberi dei nemici durante gli eventi bellici  o come il Tempio di Gerusalemme, voluto dal Re Salomone, fosse caratterizzato in modo sorprendente  da innumerevoli enormi travi dei Cedri, fatti pervenire direttamente dal Libano. Ma la relazione si è  concentrata anche sull’attività più recente dello stato d’Israele di riforestare parti significative del  proprio territorio, dapprima la Galilea e poi anche le zone più desertiche del Negev. Questa epica opera  di miglioramento con gli alberi la terra d’Israele ha portato a mettere a dimora in un periodo di circa un  secolo di alcune centinaia di milioni di piante. Per illustrare più in dettaglio questa sorprendente attività  di miglioramento del paesaggio e della qualità dell’ambiente ha portato un interessantissimo contributo  Roberto Lanza, Consigliere della Fondazione KKL Italia – Keren Kayemeth LeIsrael.  Al temine delle riflessioni si è proceduto alla piantagione nel piazzale esterno dell’Università  del tiglio. La messa a dimora dell’albero è stata preceduta da una sentita riflessione di Maria De Benedetti sull’importanza e centralità dei temi della natura e del divino nell’attività di ricerca  in campo teologico del fratello Paolo De Benedetti. Tutti i presenti hanno poi offerto un aiuto operativo  alla piantagione del tiglio a sottolineare il concreto interesse per la crescita della nuova bella presenza  arborea dinnanzi l’Università di Asti.  Con questo spirito l’albero verrà attentamente accudito nelle prime fasi successive al trapianto  così che possa poi accrescersi vigoroso negli anni a venire, quale costante ricordo della insigne figura  dello studioso astigiano Paolo De Benedetti.