“Garantire il finanziamento del cento per cento delle domande, è questo il motivo che in VI Commissione, ci ha spinto ad accogliere in parte le osservazioni delle opposizioni, decidendo di innalzare  il limite delle fasce Isee per gli assegni si studio da 20 a 26mila euro” così l’assessore regionale Gianna Pentenero. “Non essendo variati i finanziamenti a nostra disposizione (16 milioni di euro), abbiamo dovuto necessariamente  ridurre le risorse a disposizione per ogni fascia di reddito. Tre le fasce di reddito previste: fino a 10mila euro;da 10 a 20 e da 20 a 26mila pensate nell’ottica di tutelare i redditi più bassi. Nonostante le numerose richieste di contributo arrivate per l’anno scolastico 2O12-2013 (28.400 per i libri di testo e 4.200 per iscrizione e frequenza) è nostra intenzione fare del diritto allo studio una misura reale e non virtuale, basti pensare che dal 2010 ad oggi le domande non finanziate sono pari a 47mila, per un importo di circa 14 milioni di euro. Equità e garanzia dei pagamenti, questi i principi a cui si ispirerà anche il bando triennale sul diritto allo studio che a breve discuteremo in Consiglio.  Non meno importante è infine la decisione di rendere uniforme l’accesso alle due diverse graduatorie per richiedere gli assegni di studio (Iscrizione e frequenza e libri di testo e trasporto):un cambio radicale di prospettiva che tiene conto della progressività in base all’Isee più basso e non più in base al calcolo dell’incidenza delle spese. Una misura resa sostenibile grazie anche alla previsione di abbassare il contributo massimo erogabile”.