Derby astigiano per gli appassionati di calcio. La stracittadina è del Canelli con il minimo scarto, un Asti decimato si deve così arrendere agli spumantieri ma fortunatamente mantiene quattro punti sulla seconda, visto il pareggio conseguito dalla Novese e la sconfitta subita dal Bra. Gol sciupato, gol subito. L’antica legge del calcio ottiene definitiva consacrazione nel pomeriggio del derby al Bosia. Nel cuore della ripresa Aliotta para un rigore a Minniti, pochi giri d’orologio più tardi Campagnaro regala l’apoteosi al Canelli con una fuga su ripartenza conclusa con un pallonetto perfetto di esterno destro. Con le assenze di Ragagnin, Lisa, Gallace, Caserio e Bilucaglia (dito rotto, out una ventina di giorni), e con in campo Minniti e Gerini al 50%, l’undici di mister Fornello ha giocato il derby con l’obiettivo-vittoria, subendo il gol partita nel proprio momento migliore. Prima mezzora di marca ospite: prima Massimo, con un bel diagonale mancino, impegna Milano, poi Campagnaro, con un gran destro dal limite, sfiora l’1-0. La fine di frazione è un assolo biancorosso: Magno svernicia più volte in fascia Infantino, Mogos, su cross di Dattrino, ha la palla giusta, ma non trova il tap in. Prima del cambio di campo è Di Maria a trovare un gran destro al volo, che Aliotta leva letteralmente la sfera dal sette. A inizio ripresa ancora Asti padrone, con una bella occasione per Minniti, che calcia alto in pallonetto. Su una ripartenza dei padroni di casa, al 71′, Minniti indovina un preciso cross per Magno, che batte a colpo sicuro di testa: Merlano, schierato come terzino sinistro per limitare la verve di Magno a inizio secondo tempo, devia di braccio la sfera a portiere battuto. Espulsione per l’ex Casale e rigore, che Minniti calcia debolmente favorendo l’intervento di Aliotta in corner. L’Asti sente il peso del fallimento dagli undici metri, Campagnaro, in contropiede, li punisce. Nel finale forcing casalingo, due occasioni, tuttavia, per Campagnaro e Ferone, in contropiede.