Federico Arri, astigiano, è stato incoronato principe di Moncalvo dopo aver consegnato alla più piccola città d’Italia un Palio che mancava da 23 anni, tanti quanti ne ha lui. Una vittoria bellissima quanto inaspettata, non essendo tra i favoriti della vigilia.
Che cosa vuole dire per un ragazzo giovane come te vincere il Palio?
E’ una sensazione bellissima, resa ancora più eccezionale dal fatto che è la prima vittoria della mia carriera e per di più sulla mia piazza, Asti, di fronte ai miei amici, alla mia famiglia, alla mia fidanzata. Vincere a casa ha un sapore meraviglioso.
Il Comitato Palio di Moncalvo ha creduto in te e nelle tue potenzialità.
Devo moltissimo a Moncalvo, non tanto per quest’anno, ma per avermi voluto con loro la prima volta nel 2016. Dopo il debutto in piazza Alfieri nel 2013 sono seguiti due anni di stop. Loro mi hanno ingaggiato, hanno creduto in me e dopo il risultato un po’ deludente dello scorso anno con un ottavo posto in finale, quest’anno ho potuto ripagarli della fiducia.
Quando hai capito che potevi farcela?
Quando sono riuscito a superare Tanaro che mi aveva passato. Mi sono detto: “Ce la posso fare, manca solo un giro, ce la posso fare”. E ce l’ho fatta.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 settembre 2018.

Laura Avidano