Il nuovo romanzo della scrittrice astigiana Debora Scalzo, intitolato “Cuore Marchiato”, uscirà lunedì 8 marzo in occasione della Festa della Donna. Si tratta di un libro intenso, che ha per sfondo la Polizia di Stato, che noi sappiamo stare molto a cuore, per ragioni personali, a Debora. Il romanzo è “dedicato a tutte quelle donne invisibili e mogli d’apparenza, che lottano per amore e vincono iniziando ad amare se stesse, lasciando il dolore alle spalle”.

Come stai vivendo questo momento storico della pandemia? E quali saranno le conseguenze sul mondo della cultura?

“Mi auguro come tutti che finisca il prima possibile. E’ stato un anno difficile e doloroso, ma che soprattutto ha fatto riflettere sulle cose importanti della vita, come la famiglia. Ho lavorato in smart working e ho scritto parecchio. Difatti durante la pandemia sono riuscita a terminare la scrittura del mio nuovo libro. Il mondo della cultura è stato dimenticato, abbandonato. Basti pensare alla protesta dei lavoratori dello spettacolo avvenuta lo scorso ottobre in piazza Duomo a Milano: i famosi “bauli in piazza”. Che dire? Se ne è parlato poco o nulla. Il nostro Paese va avanti soprattutto e grazie alla cultura, ma il mondo istituzionale e politico pare si sia dimenticato che esistiamo, non abbiamo nessuna tutela. Io ho dovuto annullare la seconda parte della mia rassegna “Parent Love” al teatro Ambra di Alessandria, spero di cuore di poter ripartire con la stagione Ottobre2021/Maggio 2022, bisogna ricominciare a sognare e a cantare”.

Nonostante tutto, la sua tenacia l’ha portata a pubblicare un nuovo romanzo, “Cuore Marchiato”. Ci vuoi anticipare qualcosa?

“Il romanzo l’ho finito di scrivere proprio durante la pandemia. Un romanzo molto forte, intenso e pieno di emozioni e, aggiungo, anche inaspettato. E’ dedicato alle donne, in cui moltissime si potranno riconoscere poiché racconto la storia di molte di loro, a volte dimenticate, a volte invisibili, che finiscono con anteporre l’amore a tutto”. 

E’ una storia di fantasia o trae origine da qualche vissuto?

“Ovviamente è una storia di fantasia, ma come sempre qualcosa di mio dentro c’è. “Cuore Marchiato” nasce da una lettera che ricevetti molto tempo fa da parte di una mia lettrice,  che mi scriveva di essere stata amante di un poliziotto per molti anni e di averlo perso mentre era in servizio senza potergli dare l’ultimo saluto, senza  poterlo vedere un’ultima volta. Nei miei precedenti romanzi ho sempre raccontato la Polizia di Stato (che porto nel cuore), omaggiando le “vittime in servizio”, raccontando storie d’amore alla luce del sole, ma questa volta volevo, per la prima volta, ricordare anche una storia clandestina dando voce a tutte quelle “donne invisibili senza volto, vestite di niente, ma con la divisa nel cuore”.

In questo nuovo lavoro tratto la violenza psicologica e il possesso vissuto all’interno di una relazione extraconiugale. Molte donne vivono questo tipo di esperienza ma hanno paura di sporgere denuncia. Con il mio scritto voglio dare a loro il coraggio e la forza di dire “basta”!”

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 5 marzo 2021

Massimo Allario