È partito ieri, sabato 25 maggio a Mondovì e proseguirà il week end dell’1 e 2 e quello dell’8 e 9 giugno il flashmob nazionale di danza cuore a cuore rivolta a mamme in attesa e mamme col proprio piccolo in fascia o marsupio.
Il progetto e la coreografia sono dell’astigiana Elena Alessandra Zo, danzatrice, insegnante, consulente del portare e ideatrice del metodo (www.cuoreacuore.eu), che da cinque anni insegna alle mamme questo modo così speciale di coccolarsi e conoscersi e condividere momenti di vita e di arte, e che da un anno forma insegnanti in tutta Italia.
Attraverso questo evento molto importante per la comunità babywearing nazionale, si festeggerà l’arte di portare i bambini in fascia, ma non solo: anche la maternità, l’amicizia, il sostegno tra donne.
Le città coinvolte sono dodici, tutte guidate da insegnanti diplomate e affiancate, laddove non lo siano esse stesse, da consulenti del portare.
Si danzerà ad Asti guidati da Elena, a Torino guidati da Giusi Fasano, Sara Boido e Arianna Aimone, a Bra guidati da Valentina De Ciechi, a Mondovì guidati da Manuela Marchisio, a Genova guidati da Valeria Corradino, a Bergamo guidati da Paola Resta, a Parma guidati da Fulvia Frambati, a Roma guidati da Arianna Aramini, a Grosseto guidati da Eva Magalotti, a Bari e Andria guidati da Katia Rossi e a Catania guidati da Marianna Leone.

Le date sono:
Asti, sabato 1 giugno alle h. 18, in piazza Statuto
Bra, sabato 8 giugno alle h 17,30, in via Cavour
Torino domenica 9 giugno alle h 17 in piazza Castello
Parma domenica 2 giugno alle h 17,30, al parco bizzozero
Genova (in via di definizione)
Bergamo domenica 9 giugno alle h 16,30 in piazza Vecchia
Roma domenica 9 giugno alle h. 11
Catania domenica 2 giugno, alle h. 11, lungomare Liberato
Bari domenica 9 giugno alle h. 10,30 in piazza del Ferrarese
Andria sabato 1 giugno h. 11,30 in viale Crispi
Grosseto (in via di definizione)

Sono coinvolte centinaia di mamme e coi loro bambini, in un evento che vuole diventare, in ogni città, anche occasione di raduno per i “genitori canguro” della zona, e di conoscenza e diffusione del babywearing per i neofiti.
Una grande festa che profuma di amore e coccole, che ha il suono di bella musica, e che brilla della bellezza dei sorrisi di mamme e bimbi, magari anche di qualche lacrima di commozione e gioia.

Per partecipare: pagina facebook Cuore a cuore – danza e babywearing; il gruppo facebook “Danzando cuore a cuore”; email info@cuoreacuore.eu

A Elena Zo iniziamo con il domandare qual è il valore dell’evento nelle sue intenzione

“I flashmob sono un modo per celebrare qualcosa che si ama, veicolare un messaggio cui si tiene, coinvolgere le persone, far parlare di qualcosa che si desidera far conoscere. Per cui direi che ho pensato di organizzarlo per tutti questi motivi!
 Cinque anni fa c’era molta meno conoscenza di Babywearing e metodi di accudimento del bambino più rispettoso delle sue emozioni ed esigenze non soltanto pratiche. 
Ogni piccolo passo avanti fatto è stato una conquista, e continueremo a lottare per portare lontano e col sorriso il nostro messaggio.

Perché un flash-mob?

“In questi cinque anni di insegnamento di danza cuore a cuore ne ho organizzati più volte, anche se questa volta sarà la prima ad Asti, e a livello nazionale come adesione di città e mamme, il più grande, in quanto sono coinvolte varie insegnanti che si sono formate con me e che insegneranno la mia coreografie alle loro mamme in altre undici città”.

Ci parli del babywearing?

“É un mondo. Un mondo stoffe colorate, che nascondono dietro molto, molto altro.
Un mondo fatto di ascolto, delle esigenze di mamme e bimbi, di accudimento, di contatto con tutti i benefici che ne conseguono, di accoglienza delle richieste più importanti del bambino.
Portare i propri bimbi addosso è una pratica antichissima, che fortunatamente ultimamente, in un’ottica di riscoperta di metodi di accudimento più attenti al benessere psicologico ed emotivo del proprio bambino, sta ritornando a prendere piede.
I supporti per portare il proprio bambino sono parecchi e spesso per scegliere quello giusto e non fare un acquisto azzardato, è bene recarsi in una fascioteca e parlare con una consulente, o assistere a un incontro informativo gratuito, o fissare una consulenza. La consulente del portare sa accogliere le esigenze della diade e consigliare la soluzione più giusta a seconda delle differenti variabili che possono caratterizzare ognuno.
Fascioteche ben fornite hanno varie fasce, di marche, taglie, blend e grammature diverse, e marsupi di varie marche e tipologie.
I benefici del Babywearing sono numerosissimi: i piccoli si ritrovano in una condizione molto simile a quella della vita intrauterina, la sola cosa che conoscono e li rassicura al momento della nascita, che li calma e crea per loro l’ambiente ideale per completare il loro sviluppo neurologico (non so se avete mai sentito parlare di endo ed esogestazione).
I bambini appena nati non conoscono i propri confini. E il babywearing glieli dà.
I bambini appena nati non si sanno percepire cosa diversa dalla mamma. E il babywearing dà loro modo di essere ancora un’unica cosa.
I bambini appena nati hanno paura di una immobilità e solitudine che non hanno mai provato nella loro intera esistenza. E il babywearing dona loro movimento, vicinanza, calore, battito del cuore, profumi. Tutto ciò che essi conoscono.
I bambini portati piangono in media meno di quelli non portati, soffrono meno di coliche, o stress e e stanchezza da troppe sollecitazioni serale (o quanto meno le affrontano nel modo migliore).
Portandoli si fa fronte a momenti di difficoltà, dolore e fatica come il reflusso, i primi dentini, la febbre.
Ma anche per i genitori i benefici sono molteplici: intanto rispondere adeguatamente alle richieste, spesso inizialmente difficili da comprendere, del proprio bimbo li fa sentire competenti, e capaci. 
Poi il benessere del portare non è riservato al bambino, ma si estende anche al portatore: la vicinanza dei corpi scatena una scarica di ossitocina, l’ormone dell’amore.
Da un punto più prettamente pratico il genitore con le mani libere e il bimbo sereno potrà sbrigare cose in casa, commissioni, fare passeggiate, accudire fratelli maggiori, a volte persino poter tornare troppo presto al lavoro senza staccarsi da un bambino allattato o che ha bisogno della sua vicinanza.
Il babywearing è questo e molto molto di più!
Se volete ve lo racconto di persona, mi trovate ogni martedì mattina nella mia fascioteca presso Imparamare, in via Morelli 15 ad Asti, e in altri giorni su appuntamento a info@cuoreacuore.eu”