Quarantacinque milioni di spettatori, 183 città girate, 17 lingue, oltre 70 premi: con quasi 14 mila repliche in 35 anni, “Il Fantasma dell’Opera” è il musical più longevo di Broadway. Entrare nel cast di una produzione di livello internazionale non capita a chiunque, specialmente se si tratta del proprio sogno proibito. A Marianna Bonansone è successo: dopo 10 anni sulla scena nazionale con musical e concerti, la 28enne astigiana specializzata in canto, danza e recitazione è stata scelta per far parte dell’ensemble nella prima versione italiana del capolavoro di Andrew Lloyd Webber, prodotta da Broadway Italia. Un traguardo ambito da qualsiasi artista, una conquista di cui la performer racconta facendosi nuovamente apprezzare per la gentilezza e l’umiltà.

Dalla piccola Asti a uno dei più grandi musical del mondo. Come ci è arrivata?

“Superando due provini, il primo in video e l’altro in presenza, tra centinaia di candidati. Quando mi hanno comunicato che ero entrata nel cast non mi sembrava vero, molti colleghi decidono di non partecipare a queste selezioni perché ritengono sia impossibile essere scelti. È un allestimento di altissimo livello, uno spettacolo in inglese con traduzione in italiano, orchestra, effetti speciali e un lampadario che si incendia sopra il pubblico. Tutto deve essere approvato da Broadway, non a caso il protagonista è lo stesso della versione originale, Ramin Karimloo. Si tratta del mio cantante preferito, sarà emozionante averlo sul palco a pochi passi”.

È un sogno che si avvera, insomma?

“Sì, assolutamente. Ho sempre desiderato far parte di questo musical ma non avrei mai immaginato di riuscirci davvero. Invece, quando ormai non ci pensavo quasi più, è arrivata l’opportunità. È un’esperienza che fa curriculum, certo, ma per me ha soprattutto un valore emotivo: questa volta mi sento fiera di me stessa. Succede di rado, visto quanto sono autocritica”.

Quante date saranno?

“Una trentina. Debutteremo il 4 luglio al Teatro Rossetti di Trieste, poi ci sposteremo al Teatro degli Arcimboldi di Milano e chiuderemo al Grand Théâtre di Montecarlo. Le prove sono cominciate il 5 giugno”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 30 giugno 2023

Alberto Gallo