Tra i relatori partecipanti alla 3ª Festa della Matematica che si terrà sabato 4 maggio, dalle 9.30, in Municipio a San Damiano c’è Simone Ramello, dottorando in Matematica Teoretica a Münster.

Quando è nata la sua passione? 

“Da bambino volevo fare il cuoco, poi lo scrittore. Però, alle medie e negli ultimi anni delle superiori, ho avuto docenti straordinarie che mi hanno insegnato ad amare la matematica. La passione è nata grazie a loro”. 

Cos’è per lei la matematica? 

“È anzitutto un linguaggio, un modo di capire noi stessi e il mondo. In un certo senso, non è così diversa dalla poesia, dalla narrativa e si presta bene anche per comprendere e studiare noi stessi. Oggi è fondamentale conoscerla come strumento di cittadinanza attiva perché è sempre più nelle tecnologie intorno a noi”. 

Dove ha studiato? 

“Nel dipartimento di matematica di Torino. Ricordo un’atmosfera serena, goliardica, un piccolo universo, dove concentrarsi sulla matematica e sul costruire rapporti. C’era poca competitività: cercavamo di arrivare tutti insieme. Mi porto questo insegnamento ancora oggi. Correre è inutile se non si arriva tutti al traguardo”. 

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 3 maggio 2024

Giovanna Cravanzola