“Se Brignolo ci tiene così tanto ad impegnare il consiglio comunale per un atto simbolico, piuttosto che parlare della “Cittadinanza Astese ai figli degli immigrati regolamente residenti sul territorio”, discuta di una possibile riapertura delle “Case Chiuse” (come avvenuto a Torino) o di una possibile regolarizzazione fiscale delle prostitute (come avvenuto a Bologna). La lotta per il controllo della Prostituzione ad Asti sta creando problemi non indifferenti per la sicurezza del cittadino: non ultimo un inseguimento per le vie del centro con colpi di mazza finali su una delle due auto. Senza contare, inoltre, che una legalizzazione in questo senso porterebbe solo dei vantaggi: più soldi alle casse dell’erario (magari evitiamo l’aumento dell’IVA?) e meno alle organizzazioni criminali (più sicurezza), le professioniste potrebbero godere di tutti i diritti che hanno i lavoratori (condizioni igenico sanitarie migliori, trattamenti pensionistici e previdenziali) e anche le nostre città sarebbero più belle senza i marciapiedi presidiati. Lo “Ius Soli Locale” di Brignolo può portare a cosi tanti vantaggi?” Davide Scaiola, segretario cittadino della Lega Nord di Asti