Quale presidente della Provincia vorrei esporre alcune considerazioni sull’approvazione del “piano di controllo dei piccioni”, approvato con delibera del Consiglio Provinciale n. 45 del 29/07/2025, che ha avuto particolare risonanza sulla stampa locale. Le dichiarazioni contrarie al provvedimento hanno evidenziato nella sostanza come tale contrapposizione al piano provenga da aderenti di associazioni animaliste, perlopiù di altre parti d’Italia, che non operano sul  territorio e ignorano le problematiche dell’astigiano. La realtà quotidiana è ben diversa da come viene rappresentata dagli esponenti delle associazioni. 

Mi riferisco alle problematiche sollevate da alcuni istituti scolastici collocati nel centro storico sulle condizioni igienico-sanitarie dovute alla presenza di volatili. Fra le numerose segnalazioni pervenuti agli uffici dell’ente riporto quella della segreteria di una scuola in cui si sottolinea: “la presenza di numerosi piccioni, il costante e rilevante imbrattamento dei davanzali, delle aree antistanti l’accesso/uscita di emergenza di laboratorio e cortile a questo adiacente, siano causa di pessime condizioni igieniche della zona interessata.” Lo stesso dirigente scolastico fa inoltre presente come la situazione “stia generando disagi per l’intera comunità scolastica e fondate preoccupazioni da studenti, docenti e personale amministrativo”.

La Provincia, quale gestore e responsabile degli immobili, ha adottato un piano di sanificazione e pulizia che, nonostante il costante impegno degli interventi svolti con periodicità molto stretta, consente di risolvere solo temporaneamente una problematica che comunque persiste nel tempo e si ripropone con frequenza periodica.

In questi mesi sono stati eseguiti interventi anche in altri edifici pubblici che presentano situazioni analoghe. Fino ad oggi i problemi non sono stati risolti definitivamente, nonostante gli interventi mirati attraverso l’installazione di dissuasori e strumenti meccanici ed infrasuoni per una spesa di circa 30 mila euro. 

Non si può dire che la Provincia non metta in campo il massimo impegno amministrativo ed economico, per provvedere primariamente e attuare una serie di interventi che esulano dal prelievo numerico dei volatili. Oggettivamente la situazione evidenziata dimostra come gli interventi fino ad oggi non siano stati efficaci, pertanto riteniamo doveroso procedere con altri tipi di soluzioni.

Ringrazio gli uffici che hanno seguito le problematiche dei diversi istituti scolastici e il consigliere Davide Migliasso che si è speso in prima persona nella difesa del piano di controllo dei piccioni.  Mentre è semplicistico criticare senza sapere (o senza volere sapere, date le voci che si sono sentite in queste ultime settimane) rimane un dato di fatto la consistente mole di lavoro e l’impegno che la Provincia svolge quotidianamente per adempiere alle proprie funzioni.


Maurizio Rasero, presidente della Provincia di Asti