Giovedì, alle 21 alla Biblioteca Astense Gian Carlo Caselli, invitato da un comitato di magistrati ed avvocati di Asti, presenta il suo ultimo libro Le due guerre. Perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia (Melampo, 2009).
Le due guerre è un libro intessuto nei ricordi di una vita da magistrato passata – e non è la solita metafora – in trincea. Prima contro il terrorismo a Torino, poi contro la mafia a Palermo.
Perchè l’Italia è riuscita a sconfiggere il terrorismo, negli anni Settanta e Ottanta, e non è riuscita a fare altrettanto con la mafia? Questa è la domanda dalla quale prende le mosse il libro. E una prima risposta Gian Carlo Caselli la rintraccia nella differente natura tra Brigate Rosse e mafia. La mafia è dentro il sistema, non è estranea alla politica, alla società.
Come si è vinta la battaglia contro il terrorismo? Con la specializzazione e la centralizzazione. In una parola, con il pool di Caselli. Schema applicato, con successo, anche a Palermo da Chinnici prima e Caponnetto poi, contro la mafia. E anche grazie ai pentiti. Senza di essi, le BR forse non si sarebbero sconfitte.
Nel suo racconto della lotta alla mafia, Caselli ricorda gli anni della mattanza, il maxiprocesso che mise alla sbarra decine di boss, le calunnie che iniziarono ad arrivare sul pool di Palermo: destino comune di tutti i magistrati che, nella lotta alla mafia, hanno cercato di avvicinarsi ai fili che legano mafia e potere politico è stato proprio quello di finire in un giro di calunnie.
Come già detto, questo di Caselli è un libro pieno di ricordi: uno di questi è dedicato alle sue scorte, e un altro, importante, è dedicato ai colleghi uccisi nello svolgimento del proprio dovere.
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato. Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D’Amelio all’arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita. Memorie, interrogativi, domande e risposte. Gian Carlo Caselli racconta. (Postfazione di Marco Travaglio).
Dicono a proposito gli avvocati e i magistrati che hanno invitato Caselli ad Asti “E’ del tutto evidente che si tratta di un argomento di grande importanza, a sua volta strettamente collegato a molti altri, che evidenziano e coinvolgono problemi di carattere istituzionale e costituzionale sui quali è sempre più necessaria la conoscenza e la partecipazione dei cittadini.
Più questi sono consapevoli delle situazioni – che sono nate e si aggravano per la mancata conoscenza e per la scarsa sensibilità che di esse si ha – e più è possibile sperare che si generi una generale – o quanto meno una vasta – preoccupazione per la attuale situazione di scarsa partecipazione ai problemi di vera convivenza civile e quindi di vera solidarietà.”
Gian Carlo Caselli è procuratore capo di Torino, città dalla quale la sua carriera ha mosso i primi passi, come giudice istruttore impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate Rosse. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Ha diretto la Procura di Palermo dal 1993 al 1999, gli anni dei processi “eccellenti” su mafia e politica: Andreotti, Dell’Utri, Mannino, Musotto, Contrada. Dal 1999 al 2001 ha diretto il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria). E poi per due anni è stato il rappresentante italiano presso Eurojust. Ha scritto A un cittadino che non crede nella giustizia, con Livio Pepino (2005), L’eredità scomoda, con Antonio Ingroia (2001) e Un magistrato fuori legge (2005).
Articoli correlati
Ultime notizie
CHIESA
Stella Palermitani 
20 Dicembre 2025
Il commento al Vangelo del 21 dicembre, quarta domenica di Avvento (Mt 11,18-24 ) a cura di Davide T...
TRE DOMANDE A
Stella Palermitani 
20 Dicembre 2025
“Protagonisti dell’Ignoto” (Team Service Editore, 16 euro) è una raccolta di racconti ironici, a vol...
CHIESA
Stella Palermitani 
20 Dicembre 2025
Il cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini ha scritto ai lettori di Ga...
MUSICA, TERRITORIO
Antonella Laurenti 
19 Dicembre 2025
La Banda Musicale Comunale di Portacomaro celebra le festività con due concerti diretti dal Maestro ...
Leggi l'ultima edizione
Tre domande a...
TRE DOMANDE A
Stella Palermitani 
19 Dicembre 2025
Il cantore delle gesta astigiane Stefano Masino anche quest’anno ci offre la lettura della sua ultim...
TRE DOMANDE A
Stella Palermitani 
13 Dicembre 2025
Coraggio, professionalità, spirito di sacrificio: le qualità che definiscono ogni giorno il lavoro d...
TRE DOMANDE A
Stella Palermitani 
12 Dicembre 2025
In un Teatro Alfieri gremito in ogni ordine di posti, per uno degli spettacoli più attesi, Amanda Sa...
Redazionali
REDAZIONALI
Maria Fenoglio 
11 Dicembre 2025
Le strade italiane stanno vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda, con oltre 52.000 auto p...
REDAZIONALI
Michelino Musso 
21 Novembre 2025
Fare i primi passi nel mondo degli investimenti può sembrare intimidatorio. Termini tecnici, merca...
REDAZIONALI
Stella Palermitani 
17 Novembre 2025
La formazione in materia di sicurezza sul lavoro, disciplinata dal Decreto Legislativo 81 del 2008, ...
Notizie più lette
CRONACA
Stella Palermitani 
17 Dicembre 2025
Non ce l’ha fatta Matilde Baldi, la ragazza di 20 anni coinvolta in un incidente stradale avvenuto q...
CRONACA
Stella Palermitani 
19 Dicembre 2025
Lutto cittadino domani a Montegrosso per i funerali di Matilde Baldi, la ragazza di 20 anni coinvolt...
CRONACA
Stella Palermitani 
19 Dicembre 2025
Non sono ancora stati fissati i funerali di Matilde Baldi, la ragazza di 20 anni coinvolta in un inc...
Marianna Natale 
14 Dicembre 2025
Torna alle OGR di Torino, il 26 e 27 gennaio 2026, Grandi Langhe e il Piemonte del vino , la manifes...
Sondaggio