Il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ha firmato nei giorni scorsi il nuovo Decreto per l’internazionalizzazione delle imprese artigiane.

“Le misure contenute nel decreto ministeriale di attuazione della Legge Finanziaria 2004 (legge 24 dicembre 2003, n. 350 l’art. 4, comma 82) – sottolinea Giansecondo Bossi direttore di Confartigianato Asti – disciplinano l’utilizzo dei residui fondi di cui all’art. 1, comma 2 lettera a) del decreto 12 febbraio 2008 per sostenere l’export delle imprese artigiane. La firma del decreto conferma l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico al mondo dell’artigianato, che conta oltre un milione e mezzo di imprese, che contribuiscono per circa il 10% al PIL e al 17,4% circa dell’export”.

“L’iter amministrativo – fa rilevare Bossi – prevede ancora dai due ai tre mesi per la supervisione da parte degli organi di controllo e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Dopodiché le imprese artigiane potranno usufruire di 5 milioni di euro per azioni di penetrazione commerciale e promozione all’estero”.

“Artigiancassa, – prosegue il direttore Bossi – che opererà come Banca di riferimento per l’erogazione dei fondi, effettuerà la pre-istruttoria sulla conformità delle domande di finanziamento ai requisiti e assicurerà la consulenza dedicata per facilitare l’accesso al contributo. Questo strumento, concepito espressamente per le imprese artigiane, si è rivelato di
particolare efficacia per il nostro sistema di imprese, come dimostra la vasta progettualità che si è  registrata in risposta al primo bando ministeriale del 2008″.

“La misura – conclude Giansecondo Bossi – si rivolge alle imprese piccole e artigiane per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione presentati da aggregazioni interregionali come consorzi export o raggruppamenti anche costituiti ad hoc di almeno tre imprese artigiane, per campagne di promozione all’estero, missioni in Italia di operatori esteri, azioni volte a stabilizzare la presenza delle imprese sui mercati esteri, iniziative destinate a migliorare la distribuzione, attività di formazione in materia di export e servizi di consulenza per l’innovazione dei prodotti finalizzata all’internazionalizzazione”.