I carabinieri del nucleo operativo della caserma di via delle corse hanno smantellato un presunto “sodalizio” albanese che aveva il monopolio sul mercato della prostituzione con base a Motta di Costigliole. Gli incassi derivanti dal meretricio, sembra, venissero in parte investiti nella droga e in particolare cocaina, ma questa è un’ipotesi ancora al vaglio degli inquirenti. I fermati (tre albanesi ed altri tre ricercati) lavoravano con una decina di ragazze connazionali più una rumena con età compresa tra i 25 ed i 30 anni. Gli incassi erano ottimi, circa 10 mila euro, con orario di lavoro particolarmente fisso dal pomeriggio alla prima serata. Le ragazze arrivavano a Motta o sulla direttissima con la propria auto ed a volte in taxi. Ognuna di loro avrebbe fatto capo esclusivamente a uno degli albanesi, al quale, ogni singola ragazza avrebbe consegnato l’incasso quotidiano. Le giovani, che non sarebbero state segregate in luoghi particolari, si trovavano in Italia con un passaporto in parte falsificato (il rilascio da parte della Grecia, Paese dell’Unione Europea era fasullo ndr), ma per adesso nessuna ha ricevuto un foglio di via.