Ormai da qualche mese l’Orchestra Sinfonica di Asti ha trovato una “casa” al Teatro Alfieri. Di questo importante avvenimento e del futuro dell’Orchestra abbiamo parlato con il presidente, Enrico Bellati. La nuova casa dell’Orchestra Sinfonica di Asti: quale cammino intrapreso vi ha portato fino a questo traguardo? “Questa fondamentale tappa è stata raggiunta dopo otto anni di attività: l’orchestra, nata nel 2004 come “Giovanile” per volontà del M° Silvano Pasini, è cresciuta sotto molteplici aspetti e locali adeguati a varie esigenze erano diventati indispensabili. Con ciò però non vogliamo togliere nulla a Marcello Coppo che, ospitandoci per anni presso la sua BluBox e supportandoci in maniera concreta, ci ha permesso di arrivare a questo importante traguardo con un curriculum di tutto rispetto che la città di Asti e le sue Istituzioni, tra cui il Comune, possono apprezzare. Ora più che mai, al Teatro Alfieri, possiamo continuare in un percorso che fa della collaborazione il punto di forza: questa sede non è nostra ma di chi, artista e non, avrà voglia di impegnarsi per un arricchimento culturale della città di Asti, nonostante quelli che potranno essere i sacrifici e le difficoltà. La cultura è capace di risollevarci in un momento così difficile e questa sarà la casa di tutti coloro che crederanno nel potere dell’Arte, considerata a 360 gradi”. Ripartendo da un punto fermo, una casa appunto, come si snoderanno i prossimi mesi dell’Orchestra? “Dopo l’inaugurazione, preceduta da un intenso lavoro (impiantistica elettrica, tinteggiatura, arredo, ecc.) durato mesi per mettere in agibilità i locali, inutilizzati per anni, abbiamo optato per una programmazione meno fitta di appuntamenti ma con tante novità e eventi di grande impatto. Tra i vari progetti, che continueremo comunque a seguire in parallelo, le nostre energie si sono canalizzate in due direzioni in particolare: il concerto di Capodanno, diretto dal M° Bruno Santori e la Tosca di Giacomo Puccini, diretta dal M° Marcello Rota. Il Concerto del I gennaio 2013 verrà replicato la sera, alle 21, dopo lo spettacolo pomeridiano delle 17.30, per consentire al numeroso pubblico di assistere, e il “canovaccio” tradizionale subirà delle variazioni: il repertorio avrà come punto di riferimento la Spagna, con il Bolero di Ravel e la Carmen di Bizet fra i vari brani. La Tosca del 24 rientrerà all’interno della Stagione 2012-2013 del Teatro Alfieri e sarà interamente realizzata da mani astigiane: l’eccezionalità in questo caso sarà legata al coinvolgimento di studenti del Liceo Artistico e dell’Istituto “Castigliano” che, coordinati dagli insegnati e in collaborazione con gli iscritti all’Agenzia Formativa “Con stile” di Raffaele Giugliano, si occuperanno dell’allestimento, da donare successivamente al Teatro Alfieri. In questo modo verrà data loro la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’opera sia come professionisti nel proprio ambito lavorativo sia come fruitori di un genere purtroppo poco considerato dai giovani: la replica pomeridiana del 26 maggio, alle 16.30, sarà un ulteriore stimolo per tutti gli appassionati e i neofiti”. Cosa può dare l’Orchestra alla città di Asti e viceversa, la città di Asti all’Orchestra? “L’Orchestra Sinfonica di Asti è intenzionata a migliorarsi sempre di più, ad aprirsi a nuove collaborazioni artistiche e personali, a impegnarsi affinché Asti prosegua la sua crescita, come polo culturale e città ricca di tradizioni, puntando anche sul suo sviluppo economico e tentando di non deludere mai le aspettative del proprio pubblico e delle istituzioni che, come il Comune con l’assegnazione della sede, credono in lei. Dall’altra parte ci aspettiamo che vengano accolti i nostri inviti a partecipare alla vita e allo sviluppo di questa orchestra, che, proprio come un bambino, ha bisogno di calore, cure, protezione e stimoli continui, perché possa diventare un bene di tutti, rappresentando la realtà di chi ha voglia di fare e vivere l’Arte. Ribadiamo nuovamente i nostri ringraziamenti al Sindaco Fabrizio Brignolo, all’Assessore alla Cultura Massimo Cotto, al Direttore del Teatro Alfieri Gianluigi Porro, al Responsabile Artistico della stagione Mario Nosengo e a tutti coloro che ci sostengono e invogliano a proseguire questo splendido percorso”. Per contatti: Prof. Enrico Bellati Tel: +39.0141.23.10.98 Cell: +39.347.42.71.161 E-mail: bellati@orchestrasinfonicadiasti.it info@orchestrasinfonicadiasti.it MN
Tre domande a… Enrico Bellati
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