Alla fine, nonostante i maggiori costi per rimuovere le discariche abusive, la necessità di ripianare il buco creato negli anni passati dalla mancata riscossione di bollette nel periodo 2004-2013 e molte altre difficoltà, la bolletta della tassa rifiuti delle famiglie astigiane nel 2014, seppure di poco, scenderà. La riduzione sarà particolarmente visibile per le famiglie che accetteranno di esporre i bidoni sulla pubblica via, collaborando così al sistema di raccolta: questi utenti beneficeranno infatti di uno sconto aggiuntivo dell’11%. Per le famiglie che non vorranno lo sconto per l’esposizione dei bidoni il “conto” sarà sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente: si va da un -6% a un +6% per le famiglie più numerose (in base al principio imposto dalla normativa nazionale che aumenta il peso per i nuclei con più persone che, almeno in teoria, dovrebbero produrre, a parità di metri quadri, più rifiuti). Lievi ritocchi verso l’alto subiranno le utenze non domestiche: anche queste, però potranno tornare sostanzialmente “in pari” rispetto all’anno scorso se accetteranno di esporre i bidoni, beneficiando così dello sconto dell’11 per cento. Solo apparente è il rincaro per gli ambulanti, che in realtà ritornano al livello di carico fiscale del 2012 (complessivamente circa 230.000 euro), dopo che nel 2013 avevano beneficiato di una riduzione straordinaria (hanno pagato 60.000 euro, meno di un decimo del reale costo di pulizia e smaltimento dei rifiuti delle aree mercatali, che ammonta a oltre 600.000 euro) determinata dalla rigidità delle aliquote ministeriali, che quest’anno si è potuta superare. Il risparmio per i cittadini rispetto allo scorso anno è sostanzialmente riconducibile alla politica del nuovo Governo che ha rimosso l’aggravio di 30 centesimi al metro quadro che era stato imposto lo scorso anno. La ricaduta positiva sulle bollette del mancato balzello statale sarebbe stata maggiore se non fossero intervenuti altri fattori. Per far fronte all’incremento di abbandoni di rifiuti da parte di cittadini maleducati si faranno interventi supplementari su porzioni di Città che fino ad oggi non rientravano nel contratto di servizio con l’azienda dell’igiene urbana e quindi risultavano “terra di nessuno” (aiuole, bordi strada, fossati, alcuni spazi pubblici, quali la zona retrostante la caserma Colli di Felizzano, che in passato non sono mai stati presi in considerazione e pertanto risultano particolarmente sporchi). Sarà inoltre effettuato un passaggio settimanale aggiuntivo nei punti ove si registrano abituali abbandoni di rifiuti (nei pressi di alcune campane del vetro, etc.). Sarà inoltre mantenuto lo spazzamento meccanizzato anche in inverno e si interverrà su discariche abusive (via Guerra, via Ticino e così via). Comune e Asp si attrezzeranno inoltre per formare e addestrare quattro “ausiliari ambientali”, che faranno controlli mirati nei luoghi ove si verificano abbandoni ricorrente di rifiuti, nonché nei luoghi in cui bidoni e sacchi vengono posti sulla strada fuori dagli orari previsti. Sarà anche prevista una campagna informativa (l’ultima risale a circa otto anni fa) per ricordare ai cittadini i corretti comportamenti ambientali. Con le nuove tariffe l’Amministrazione intende anche dare soluzione al più importante problema finanziario sollevato dal Collegio dei Revisori dei Conti, nel parere “non favorevole” dato al conto consuntivo 2013: la presenza di circa 13 milioni di euro di bollette dei rifiuti non pagate risalenti al periodo 2004- 2013. Si tratta per lo più di bollette trasmesse a Equitalia dall’Asp, che fino al 2012 curava per conto del Comune la riscossione, per le quali non si è ancora avuta notizia dell’esito dell’azione di recupero. Vi è il timore che molte bollette (soprattutto quelle più vecchie) non saranno recuperate perché i debitori potrebbero risultare irreperibili o nullatenenti. In alcuni casi potrebbero esserci stati anche errori e duplicazioni di bollette. I revisori hanno quindi lanciato l’allarme sullo sbilanciamento che nei prossimi anni questo fenomeno potrebbe determinare sui conti comunali. Per far fronte a questo rischio e per coprire questo potenziale “buco” relativo agli anni passati, si inizia un faticoso ma inevitabile percorso che comporta un prelievo di somme aggiuntive sulla tassa rifiuti che vengono accantonate per “pareggiare” i crediti che, man mano, nei prossimi anni risulteranno inesigibili. Per “mettere in sicurezza” i conti della Città quest’anno si intraprendono quindi le seguenti azioni. Si introduce nel piano finanziario della tariffa 2014 un prelievo aggiuntivo di 893.000 euro destinato a coprire una prima tranche dei debiti pregressi, che si aggiunge a un altro fondo interno al bilancio comunale, ricavato invece vincolando una parte dell’avanzo di amministrazione 2013, di 1.239.000 euro. Si cominciano quindi ad accantonare nel 2014 oltre 2 milioni di euro. Per evitare poi che il problema si riproduca in futuro, si aumenta al massimo consentito dalla legge anche il fondo per le possibili insolvenze dell’anno in corso portandolo dai circa 80.000 euro dello scorso anno a 860.000 euro. Secondo i conti fatti dal Comune con questi accantonamenti (da inserire anche nelle bollette degli anni venturi) il problema dei vecchi crediti 2004-2013, sarà riassorbito man mano che gli stessi diventeranno inesigibili, in un lasso temporale che potrebbe andare tra i dieci e i quindici anni, a seconda di quale risulterà l’effettivo ammontare degli stessi. Per far fronte a questa situazione, quindi, sulle bollette del 2014 grava un prelievo aggiuntivo di circa 1.750.000 euro.
Approvata dal Consiglio Comunale la nuova tassa rifiuti
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