Quando si perde una partita, i motivi per gioire non esistono. Esistono facce cupe, il rammarico per aver sbagliato un’azione di troppo, i mille “se” e “ma” ai quali ci si appiglia a posteriori. Quando si perde una partita di football, si esce dal campo anche parecchio pesti. Quando si perde la partita che dovrebbe portare ai playoff, ci si sente pesti anche nell’animo. Poco importano le parole del partito dei disfattisti, di chi pensava che, in fin dei conti, questa neonata squadra astigiana non meritava di passare il turno perché ancora troppo giovane ed inesperta, perché “c’è ancora tanto da imparare” Una sconfitta ha un sapore acre, e non c’è miele che possa toglierne il sapore. Gli Alfieri tornavano così nelle loro case con questi pensieri nella testa, dopo la sconfitta coi Lancieri per 36 a 0. Ma al mattino il sole sorge sempre….anche per chi perde. La partita. I Lancieri si presentano al campo di via Fregoli con l’intenzione di affermare il loro primato assoluto nella classifica generale del campionato IAAFL: devono vincere e segnare più calci piazzati possibili. Già dai primi minuti del primo quarto, la musica sembra la stessa della partita di andata (persa dagli Alfieri a Novarello per 43 a 0) con Lancieri subito aggressivi e vincenti con touchdown e relativa trasformazione. Gli Alfieri tentano di contenere l’attacco novarese, ma le maglie della difesa sembrano essere troppo larghe per coprire le corse e i lanci della squadra ospite, mentre il comparto offensivo riesce ad avanzare per poche yards alla volta: le corse dei runningbacks, che tanto erano state decisive nel match precedente in trasferta a Sanremo, si scontrano puntualmente con la massiccia difesa dei Lancieri e i lanci risultano quasi tutti incompleti. Si va all’intervallo sul punteggio di 0 a 27, i coaches astigiani cercano di risollevare l’animo dei propri atleti e alla ripresa del terzo quarto si registrano segnali di ripresa. Il giovane QB Mattiazzi decide di focalizzare il suo gioco sui lanci e le ottime ricezioni del WR Castagneri fanno ben sperare in una variazione del punteggio per la squadra di casa, ma il touchdown sembra essere sempre lontano. La grinta ed il cuore purtroppo non bastano per fermare la compagine novarese, di gran lunga più rodata ed esperta, a nulla valgono i coraggiosi interventi difensivi degli astigiani Demichelis e Cresta: i Lancieri aumentano il loro punteggio fino al fischio finale per 0 a 36, gli Alfieri pagano troppe ingenuità e distrazioni, tipiche di una squadra in crescita. Il verdetto sembra chiaro, i Lancieri passano direttamente alla semifinale superando i Rams Milano nel ranking della manifestazione e gli Alfieri fuori dai playoff. Ma al mattino il sole sorge sempre, anche per chi perde. Arrivano i risultati delle altre partite dei gironi e di conseguenza il tabellone aggiornato delle fasi finali: gli Alfieri disputeranno la wild card domenica 17 maggio, in casa con i Cowboys Selvazzano. Gli atleti e il coaching staff rimangono increduli, ma il regolamento premia gli astigiani che passano il turno grazie al numero di calci piazzati realizzati durante il torneo. A volte, le sconfitte possono avere un retrogusto di miele. I disfattisti hanno poco più di un mese per ricredersi, i giovani Alfieri hanno poco più di un mese per crescere e correggere i propri errori, poco più di un mese per imparare a credere nel loro potenziale e nella favola che stanno portando avanti.
Alfieri Asti, la favola continua
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