Domenica Buffa al Teatro Alfieri
Ancora un evento speciale, fuori cartellone, al Teatro Alfieri : domenica sera alle 21 salirà sul palco Federico Buffa con lo spettacolo “Number 23”, sull’immenso cestista Michael Jordan.
Lo spettacolo “Number 23” conferma ancora una volta la forza narrativa del giornalista. Quando Buffa va in scena per raccontare Michael Jordan, il rischio è uno solo: non voler più smettere di ascoltare.
È come assistere, su qualunque schermo, alle imprese di un campione leggendario: anche se le conosci già a memoria, continui a guardarle con lo stesso piacere, ancora e ancora.
Gli 80 minuti scorrono velocissimi e, al termine, resta la sensazione di aver appena sfiorato un universo enorme, fatto di storie, simboli e significati che vorresti continuare a esplorare. L’applauso finale non chiude davvero il racconto, ma lascia aperta una fame di altri dettagli, di altri episodi, di altre emozioni.
Buffa, giornalista e telecronista ma soprattutto narratore magnetico, non ha bisogno di scenografie complesse. Gli basta la voce per trascinare il pubblico dentro il tempo e dentro le vite che racconta. I suoi monologhi trasformano la memoria sportiva in esperienza viva, anche quando parlano di un personaggio conosciuto come Jordan, l’uomo che ha reso il numero 23 un’icona globale. Raccontarlo senza ripetere ciò che è già stato detto sembra quasi impossibile, ma Buffa sceglie una strada diversa.
Con l’accompagnamento discreto del pianoforte di Alessandro Nidi e poche immagini essenziali, lo spettacolo va oltre il basket. Jordan diventa il punto di partenza per raccontare un contesto storico e umano: il North Carolina, segnato dalla schiavitù e dalle leggi razziali, il Sud degli Stati Uniti attraversato da violenza e ingiustizie, fino al trauma dell’omicidio del padre, evento che segna profondamente la sua vita.
Ne nasce una storia di orgoglio, fame e riscatto, quella di un atleta incapace di accettare la sconfitta, capace di dominare le partite e di alzare continuamente l’asticella. La sua grandezza, suggerisce Buffa, non sta solo nel talento, ma nella fiducia assoluta in se stesso, quasi mistica.
Il racconto si chiude come una lezione di vita: più che celebrare un campione, “Number 23” ricorda ciò che Michael Jordan ha insegnato al mondo, ovvero che limiti e paure esistono solo se decidiamo di crederci.
Restano pochi biglietti a visibilità limitata disponibili su www.ticketone.it.